L’incontro

Un minore su due ogni giorno tenta il suicidio, i dati allarmanti della pericolosità del cyberbullismo

FOTOGALLERY | Prende il via dalla Calabria il Corecom Academy in tour per fornire ai giovani gli strumenti utili ad evitare i rischi della rete. In aumento le richieste di aiuto ai servizi di neuropsichiatria

8
di Redazione Cronaca
24 maggio 2024
16:50

Un minore su due tenta il suicidio, risultano in aumento le forme di autolesionismo soprattutto tra i nativi digitali. Coloro che nati nell'era di una comunicazione ormai pervasiva si trovano privi di strumenti per difendersi dai rischi della rete. Intervenire allora sulle agenzie educative diventa prioritario per porre un argine al fenomeno del cyberbullismo ed offrire una esperienza positiva dei social media.

È con questo obiettivo che nasce il progetto Corecom Academy in tour promosso dal coordinamento nazionale dei presidenti dei comitati regionali per le comunicazioni, questa mattina in Calabria, regione da cui prende il via l'iniziativa. «Oggi abbiamo l'onore di avere la partecipazione dei presidenti del Corecom della Campania e del Veneto, in quanto il Corecom Academy in tour parte dalla Calabria, poi cederemo la staffetta al Corecom Campania e poi al Corecom Veneto, saremo quindi itineranti in tutta Italia» ha spiegato Fulvio Scarpino, presidente del Corecom Calabria.


«Il progetto si muove su tre direttrici: educazione digitale, educazione affettiva ed educazione al cyber crime. Tutto ciò diventa necessario perché i dati sono allarmanti. Ogni giorno un minore tenta il suicidio, ci sono 32mila casi di bullismo in Italia ogni anno, un ragazzo su cinque è vittima di cyberbullismo e le più fragili sono le ragazze. Quello che vogliamo fare è partire dalle scuole, parlare non solo alle istituzioni ma anche alle famiglie e ai genitori. Questo è il principale obiettivo del Corecom, grazie alla sensibilità mostrata dal coordinamento nazionale che ci ha concesso di partire proprio dalla Calabria».

La riunione si è svolta negli uffici amministrativi della Sacal a Lamezia Terme. «Stiamo cercando di attuare azioni volte a rendere i ragazzi che utilizzano i social più responsabili e consapevoli» ha spiegato Marco Mazzoni Nicoletti, presidente del Corecom Veneto. «Noi ci occupiamo di alfabetizzazione all'uso dei media e svolgiamo delle attività nelle scuole perché è nelle scuole che bisogna intervenire per aiutare i giovani a cambiare una mentalità che purtroppo oggi senza una guida diventa errata».

«Oggi siamo qui in Calabria a sottoscrivere una lodevole iniziativa che il Corecom Calabria sta portando avanti» ha chiarito Carola Barbato, presidente del Corecom Campania. «Adesso è solo un enunciato ma ci auguriamo che prenda forma e a questa iniziativa possano aderire tutti i Corecom d'Italia. La materia anticipa le normative, basti pensare che su una popolazione di 8 miliardi di individui il 70% per un tempo stimato di sei ore e quaranta al giorno di interazione sui social network. I numeri sono importanti e il legislatore interviene allorquando l'anomalia si verifica. In questo senso la funzione dei Corecom è fondamentale con una azione pedagogico preventiva».

Ad illustrare l'estensione e la pericolosità del fenomeno è intervenuta la neuropsichiatra Francesca Felicia Operto, dell'università Magna Grecia di Catanzaro. «Noi osserviamo come la richiesta ai servizi di neuropsichiatria infantile nell'ultimo e nel post covid è aumentata tantissimo. Noi abbiamo sicuramente bisogno di rafforzare la rete familiare, abbiamo bisogno che i nostri ragazzi vengano controllati ma non una tipologia di controllo che limita l'esperienza ma che garantisce una possibilità di conoscenza, ampia ma e protetta. Al momento noi registriamo un aumento del rischio suicidario e, quindi, tutti i comportamenti autolesivi sono all'ordine del giorno. E poi una fetta riguarda il ritiro sociale e la deflessione dell'umore».

Anche l'università Magna Grecia di Catanzaro parteciperà all'iniziativa offrendo le sue competenze. Alla riunione ha preso parte l'ordinario di diritto del lavoro, Antonio Viscomi: «Un impegno di collaborazione - ha chiarito il docente - per lavorare insieme sul fenomeno del cyberbullismo e in generale sulla qualità della comunicazione. Come università abbiamo accettato di buon grado l'invito del Corecom. Per noi lavorare con il territorio esplica il senso stesso di quello che oggi viene definita terza missione, luogo di incontro e di scambio di conoscenze, di visioni e di idee».

GUARDA I NOSTRI LIVE STREAM
Guarda lo streaming live del nostro canale all news Guarda lo streaming di LaC Tv Ascola LaC Radio
top