Treni calabresi nel caos: «Frecciargento Sibari-Bolzano? Mossa elettorale»

VIDEO | Si è tenuta a Catanzaro la mobilitazione regionale di diversi comitati ed associazioni di pendolari per evidenziare il grave stato di degrado in cui versa il sistema ferroviario calabrese nonostante le promesse del governo regionale e nazionale: «Vorremmo che venga ripristinata la decenza»

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di Daniela  Amatruda
21 settembre 2019
15:00

«Vorremmo che venga ripristinata la decenza. Non chiediamo la luna, chiediamo il giusto. Non chiediamo neanche l’alta velocità, chiediamo treni veloci e di qualità». Rivendicano una dignitosa mobilità in treno i rappresentanti delle tante Associazioni di pendolari della Calabria che si sono riunite davanti alla stazione di Catanzaro lido per manifestare tutta la loro delusione e rabbia verso un governo sia regionale che nazionale che disattende le tante promesse di questi anni.

Il caso Frecciargento

Le risorse ci sono – dicono -, ma spesso vengono usate poco e male ed il servizio ferroviario è al collasso. La Calabria è sempre più isolata dal resto d’Italia e ci illudono con un frecciargento che parte da Sibari-Paola-Bolzano a beneficio di pochi. «Sembra un successo aver istituito un frecciargento a Sibari che raggiunge Bolzano – ha spiegato  Domenico Gattuso, Presidente Ciufer– Comitato italiano utenti ferrovie regionali -. Uno strano treno perché innanzitutto non si tratta assolutamente di alta velocità visto che l’alta velocità si ha solo a partire da Salerno. Non solo. È uno strano treno perché parte da Sibari, ma non si raccorda a Crotone, a Trebisacce e addirittura non si ferma a Cosenza. Un bacino molto povero. Tra l’altro in quel contratto vi è una clausola che prevede che se dopo quattro mesi non ci sono risultati di esercizio interessanti, le ferrovie potrebbero recedere dal contratto. Noi crediamo che accadrà proprio questo e quindi questa operazione ha tutto il sapore elettoralistico del momento».«Abbiamo la necessità – ha detto una rappresentante dell’Associazione crotoniate ferrovia jonica (ACFJ) di percorrere brevi distanze con ottimi regionali e dobbiamo essere collegati con il resto d’Italia, ma non con carrozzoni vecchi e che compiono diverse ore per raggiungere la destinazione». «Vorrei sapere dai nostri politici locali e regionali, e mi riferisco anche ai sindaci – ha dichiarato Titti Mauro – presidente dell’Associazione pendolari jonica (Apj) – perché nessuno di loro ha a cuore questa situazione e non si unisce a noi in questa battaglia per chiedere alla Regione le ragioni di questo degrado».


La campagna social: #iocisono 

Nelle prossime settimane, sarà organizzato un flash mob chiamando a raccolta tutta la comunità calabrese, partiti, sindacati, movimenti. L’idea è quella di chiedere un selfie davanti ad una stazione ferroviaria regionale e postarla sui social network a sostegno della manifestazione con l'hashtag #iocisono. Presenti alla mobilitazione anche i rappresentanti dell’Associazione locridea della ferrovia jonica; l’Associazione pendolari reggini, l’Associazione ferrovia jonica area grecanica e l’Associazione ferroviaria jonica del comprensorio catanzarese.

 

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