«La furia dell’acqua potrebbe aver strappato Nicolò dalle braccia della mamma»

VIDEO | Centinaia le persone impegnate nella ricerca del piccolo di due anni a San Pietro Lametino. Le attività sono particolarmente difficoltose anche causa dello stato del terreno dove il fango ha raggiunto un livello di circa 70 cm

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di M. S.
6 ottobre 2018
11:26

Vanno avanti da più di 24 ore ormai le ricerche per ritrovare Nicolò, il bimbo di due anni, travolto insieme alla madre e al fratello di sette anni dalla furia del torrente Cantagalli a San Pietro Lametino. Ricerche complesse e rese particolarmente difficoltose anche dallo stato del terreno dove è esondato il fiume: «Il fango ha raggiunto il livello di almeno 70 cm - spiega ai nostri microfoni Luigi Ricci, del Comando dei Vigili del fuoco di Catanzaro – Dopo una prima ricognizione, ci sarà un controllo del territorio puntuale per battere tutta la zona».
Nella mattinata di ieri sono stati ritrovati, a poca distanza l’uno dall’altro i corpi di Stefania, la giovane mamma di Gizzeria, e di Cristian, il figlio maggiore: «Il bimbo più piccolo – ha dichiarato ancora il comandante - presumibilmente sarà stato in braccio alla mamma ma la furia dell'acqua potrebbero averglielo strappato di mano. Senza possibilità di ancorarsi o aggrapparsi è verosimile stato trascinato più lontano».
Intanto anche oggi sono centinaia le persone impegnate a scavare e a ritrovare il corpicino del piccolo Nicolò

Giornalista
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