Baldessarro, giornalista per 15 anni presso il Quotidiano della Calabria e attuale collaboratore di Repubblica, è consulente di “Presa diretta” (Rai 3) e coautore  di “Avvelenati” (con Manuela Iatì, 2010),  “Il caso Fallara” (con Gianluca Ursini, 2013) e del “Dem- Dizionario enciclopedico delle mafie italiane”


E’ vincitore di numerosi riconoscimenti giornalistici, tra cui i premi “Pippo Fava”, “Agende Rosse”, “Matita rossa matita blu” (fondazione Falcomatà) e “Livatino” (università di Cosenza).


“La scelta di portare dentro la redazione un giornalista di inchiesta come Baldessarro – ha dichiarato Luigi Ciotti, presidente di Libera e del Gruppo Abele e fondatore di Narcomafie – rientra nel progetto di rilancio di una testata che da 23 anni documenta l’operato delle organizzazioni criminali. Vogliamo rafforzare il versante dell’investigazione giornalistica mantenendo vivo l’interesse per l’approfondimento e l’analisi che da sempre ci caratterizza. Mai come oggi il nostro paese ha bisogno di una informazione puntuale sulle mafie”.


“Il mio impegno nella condirezione di Narcomafie – ha sottolineato Baldessarro – sarà quello di sempre: andare a cercare le mafie nelle loro nuove forme e raccontarle, farle comprendere. L’ambizione è quella di essere un pungolo per la politica, per chi nel nostro paese può concretamente operare con le leggi e le misure giuste”