Inchiesta Columbus, sentenza annullata e presunti narcos liberi

Accolto in appello il ricorso di cinque imputati condannati in primo grado dal tribunale di Palmi e atti inviati per competenza alla procura di Catanzaro

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di Redazione
4 aprile 2019
06:11

Sentenza annullata e imputati a piede libero. È quanto avvenuto nella giornata di ieri, a seguito della decisione della Corte d'appello di Reggio Calabria, che ha accolto il ricorso dei cinque presunti narcos finiti nell'inchiesta Columbus. I giudici hanno inviato gli atti, per competenza, alla procura di Catanzaro annullando la sentenza di primo grado emessa dal tribunale di Palmi nel dicembre 2017. Imputati è condannati nel procedimento a Palmi erano Cosimo Berlingeri, Basilio Caparrotta, Domenico Berlingeri, Franco Fazio, Pino Fazio. 


L'inchiesta Columbus nasce dall'arresto di Gregorio Gigliotti, condannato negli Stati Uniti insieme alla moglie e al figlio. L'epicentro del traffico di droga era il ristorante nel quartiere del Queens di New York, di proprietà di Gigliotti.  In un blitz dell’Fbi nel locale gestito dal calabrese di Serrastretta, in provincia di Catanzaro, furono rinvenuti cocaina, marijuana, 100mila dollari in contanti, sei pistole e un fucile.


 

I fratelli Carmine e Francesco Violi, originari di Sinopoli sono stati condannati nel processo con il rito abbreviato, mentre negli Usa, insieme a Gigliotti e alla sua famiglia, era stato processato anche il gruppo proveniente dal Costa Rica che, secondo quanto emerso nel corso delle indagini degli agenti federali americani, forniva la droga al gruppo che faceva capo a Gigliotti, che era in affari con gli Alvaro di Sinopoli. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Contestabile, Viscomi, Miceli, Guerriero, Marchesi e Larussa.

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