‘Ndrangheta: operazione “Eracle”, quattro nuovi arresti tra i padroni della movida reggina

Il gip distrettuale convalida i fermi e dispone ulteriori misure nei confronti di altre 4 persone. Ecco i reati contestati
di Redazione
30 aprile 2017
11:27
Reggio, la conferenza stampa del 27 aprile
Reggio, la conferenza stampa del 27 aprile

Nelle prime ore di oggi i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria e personale della Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dalla Sezione gip del Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, diretta dal Procuratore Federico Cafiero De Raho, nei confronti degli indagati destinatari del provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla stessa Dda ed eseguito il 27 aprile scorso.

 


Le persone colpite dal provvedimento sono:

-Luciano Baione, 27 anni, Reggio Calabria

- Francesco Barbaro, 23 anni, Melito Porto Salvo

- Enrico Giovanni Barcella, 41 anni, Reggio Calabria

- Salvatore Falduto, 53 anni, Villa San Giovanni

- Francesco Ferrante, 44 anni, Reggio Calabria

- Fabio Vittorio Minutolo, 39 anni, Reggio Calabria

- Andrea Morelli, 35 anni, Reggio Calabria

- Cosimo Morelli, 37 anni, Reggio Calabria

- Fabio Morelli, 29 anni, Melito Porto Salvo

- Domenico Nucera, 36 anni, Reggio Calabria

- Antonino Saladino, 30 anni, Reggio Calabria

- Fabio Caccamo, 38 anni, Melito Porto Salvo

- Basilio Cutrupi, 31 anni, Reggio Calabria

- Michele Panetta, 31 anni, Reggio Calabria

- Giuseppe Emanuele Pecora, 32 anni, Reggio Calabria

 

Oltre alle persone già colpite dal provvedimento di fermo, è stata richiesta ed ottenuta una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere anche nei confronti di altri quattro indagati:

 

-Fortunato Caracciolo, 27 anni, Reggio Calabria, attualmente detenuto per altra causa presso la casa circondariale “Filippo Salsone” di Palmi;

- Domenico Francesco Condello, 28 anni, Reggio Calabria;

- Giovanni Magazzù alias “Muto”, 34 ani, nato a Messina;

- Domenico Stillitano, 32 anni, Reggio Calabria, ad oggi detenuto per altra causa presso la casa circondariale di Reggio Calabria – Panzera.

 

Le persone già colpite dal provvedimento di fermo di indiziato di delitto rispondono, a vario titolo, dei reati già contestati nel menzionato provvedimento e sviscerati nella conferenza stampa tenutasi presso questa Procura della Repubblica nella mattinata del 27 aprile scorso.

 

I quattro arrestati, invece, rispondono rispettivamente:

-Stillitano di associazione di tipo mafioso considerato elemento di vertice dell’omonimo clan di ‘ndrangheta che continuava dal carcere ad impartire disposizioni che venivano poste in essere dai sodali liberi;

-Caracciolo di associazione di tipo mafioso essendo stata accertata la sua compartecipazione all’associazione che aveva come promotore ed organizzatore Domenico Nucera; lo stesso, inoltre, partecipava alle attività di “Buttafuori” agli ordini dell’uomo. A Caracciolo, inoltre, viene contestata la partecipazione, con un ruolo di primo piano, nel ferimento di Andrea Facciolo verificatasi nell’agosto 2015 in Reggio Calabria;

-Magazzu’ di traffico di sostanze stupefacenti avendo avuto un ruolo di primo piano nell’attività illecita di traffico e spaccio di stupefacenti nella città di Reggio Calabria;

-Condello di associazione a delinquere finalizzata, unitamente a Nucera in qualità di promotori, all’organizzazione di corse clandestine di cavalli, di maltrattamenti degli stessi, di esercizio abusivo della professione (avendo gli stessi somministrato o ordinato di somministrare farmaci agli equini per potenziarne il rendimento) nonché all’organizzazione di un giro di scommesse correlate alle citate corse clandestine. La stalla utilizzata come ricovero degli animali utilizzati per le citate gare era nella disponibilità della sua famiglia.

 

 

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