‘Ndrangheta nel Torinese, confisca beni a 42enne

Il provvedimento, che conferma il sequestro anticipato dei beni avvenuto nel 2016, riguarda anche due ville entrambe costruite senza alcuna autorizzazione
di Redazione
12 luglio 2017
10:26

La Direzione investigativa antimafia di Torino ha dato esecuzione al decreto di confisca di beni, emesso dal Tribunale piemontese, nei confronti di Giuseppe Salvatore Racco, 42 anni, ritenuto esponente del "locale" di 'ndrangheta di Cuorgnè (Torino), attualmente detenuto perché condannato, in via definitiva, a 5 anni e cinque mesi di reclusione per associazione mafiosa, sequestro di persona e detenzione di armi.


A Racco, che dopo la condanna si era reso latitante a Santo Domingo per 9 mesi circa, il medesimo Tribunale ha pure applicato la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per tre anni. La misura, che ha interessato alcuni beni immobili, accoglie una proposta avanzata dal Direttore della Direzione investigativa antimafia Nunzio Antonio Ferla, a conclusione di un'indagine patrimoniale che ha portato alla luce il reinvestimento di denaro di provenienza illecita nel settore immobiliare.



Il provvedimento, che conferma il sequestro anticipato dei beni avvenuto nel 2016, riguarda, tra l'altro, due ville Prascorsano (Torino), entrambe costruite senza alcuna autorizzazione e mai denunciate ai competenti uffici del territorio.

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