La contestazione

No green pass, manifestazione a Cosenza con la senatrice Granato: «Siamo cittadini, non sudditi»

FOTOGALLERY | La parlamentare di L'alternativa c'è sposa la protesta di piazza contro l'obbligo del certificato verde al lavoro, scattato oggi: «Questo movimento rivendica il diritto alla tutela della salute del cittadino secondo quelle che sono le proprie convinzioni»

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di Antonio Clausi
15 ottobre 2021
18:33

C’era anche la senatrice Bianca Laura Granato ad urlare la propria indignazione. Con lei in piazza a Cosenza si sono radunati anche una cinquantina di simpatizzanti del cosiddetto movimento No green pass. Hanno protestato contro l’obbligatorietà del certificato verde e rivendicato il diritto a lavorare anche senza esserne muniti. «Non siamo no vax - ha tenuto a precisare qualcuno - siamo per il rispetto della Costituzione». Tra loro anche due manifestanti camuffati da monaco e vescovo con in mano il cartello “Got Mit Uns”. Il motto “Dio è con noi”, rispolverato più volte nel corso della storia, comparve anche sulle fibbie dei cinturoni delle SS naziste. A riguardo, hanno ammesso di disconoscere totalmente la provenienza e l’utilizzo fatto in passato.

La senatrice va al nocciolo della questione. «Questo movimento rivendica il diritto alla tutela della salute del cittadino secondo quelle che sono le proprie convinzioni. Dovremmo essere fruitori di un consenso informato e libero, esattamente come riconosce la Convenzione di Oviedo e la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. In Italia invece il consenso alla vaccinazione viene estorto tramite un obbligo surrettizio imposto tramite la compressione dei diritti costituzionali. Non possiamo lasciar passare ciò, altrimenti da cittadini diventiamo sudditi».


«Subiamo riforme assurde sulle spalle del popolo - ha chiuso Granato sollevando dubbi e perplessità -. Sono vessazioni a cui i cittadini assistono inermi. Il Covid Business a cui mi riferisco è il pacchetto di soldi e affari che passa attraverso la campagna vaccinale. Circa 6.2 miliardi di euro, dei 7.4 destinati al comparto sanitario, sono ad essa destinata. Tutto ciò fa pensare, considerato lo stato dei nostri ospedali avrei pensato ad investimenti diversi a riguardo».

 

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