«Non c'è scorta che tiene»: minacce al procuratore di Paola Pierpaolo Bruni

VIDEO | È quanto emerge da un dialogo intercettato tra un indagato e quello che sarebbe a capo di una loggia massonica segreta. Al centro «un presunto piano di delegittimazione da far recapitare al Csm per levarselo dai piedi»

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di Redazione
30 giugno 2021
18:15

Minacce all'indirizzo del procuratore di Paola, Pierpaolo Bruni, sarebbero emerse, insieme a propositi di delegittimazione, nell'ambito dell'inchiesta su appalti e massoneria che ieri ha portato all'emissione di sei misure cautelari e in cui sono indagate, complessivamente, 16 persone. Lo scrive il Quotidiano del sud online citando un dialogo intercettato tra un indagato e quello che sarebbe a capo di una loggia massonica segreta. Dialogo, scrive il sito, nel corso del quale i due ragionano "su un presunto piano di delegittimazione da far recapitare al Consiglio superiore della magistratura contro Pierpaolo Bruni per levarselo dai piedi, per ottenerne il trasferimento". Nel corso del dialogo, secondo quanto riporta il sito, uno dei due direbbe anche "scorta o non scorta non preoccuparti che non c'è scorta che tiene".

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