L’incontro

Occhiuto vede i sindacati per discutere di sanità, infrastrutture e lavoro: «Siamo senza medici e il Covid incalza»

VIDEO | Il presidente della Regione ha incontrato questa mattina Cgil, Cisl e Uil. Sul tavolo di confronto sui grandi temi: «Credo sia utile che alla voce della Regione  si sommi la voce delle parti sociali. Il Governo deve dimostrare maggiore interesse per la Calabria»

 

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di Luana  Costa
4 luglio 2022
15:13

«Ci sono alcuni pronto soccorso che rischiano di implodere se non si stabiliscono delle modalità utili ad assistere sia chi è effetto da covid ma anche chi necessita di cure». La pandemia rialza la testa, anche in Calabria si assiste ad un progressivo aumento dei contagi e alla Cittadella mercoledì prossimo sarà convocata una riunione. «Per fortuna abbiamo chiesto al generale Battistini, che è stato il primo collaboratore di Figliuolo, di darci una mano qualche settimana fa. È inquadrato nella nostra organizzazione e si sta occupando di questo tema assieme al commissario di Azienda Zero, al dirigente del dipartimento Tutela della Salute e anche assieme a me» ha riferito questa mattina il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, a margine di una conferenza stampa dopo un incontro con i sindacati.

«Mercoledì ci sarà una riunione operativa - ha garantito - perché non possiamo avere cedimenti sul covid. Non solo per gli effetti sulla salute dei calabresi ma soprattutto per gli effetti che un aumento dei contagi può avere sulla nostra rete ospedaliera». La sanità e non solo è stata infatti al centro dell'incontro avuto in mattinata con le organizzazioni sindacali. 


«Ho detto più volte che non si può governare la regione da soli e che il contributo delle forze sindacali è fondamentale» ha dichiarato il presidente a margine del faccia a faccia. «Incontri del genere sono utili e forieri anche di suggerimenti per il governo regionale. Oggi abbiamo parlato delle infrastrutture perché abbiamo stipulato un accordo qualche mese fa insieme ai segretari nazionali. È un accordo, quello relativo alla vertenza Calabria, che credo vada rinvigorito perché nei prossimi mesi si deciderà davvero sulle risorse da impegnare, per esempio per la 106 e anche per le altre infrastrutture, e credo sia utile che alla voce del governo regionale si sommi la voce delle organizzazioni sindacali; sia sulla 106 ma anche sul porto di Gioia Tauro che rappresenta la principale infrastruttura del Mediterraneo e il governo non può evitare di considerarne l'importanza».

«Abbiamo parlato anche della necessità anche di trovare attraverso le risorse comunitarie ciò che occorre per finanziare un grande piano per il lavoro - ha aggiunto ancora il presidente della Regione -. Come obiettivo ci siamo posti la stabilizzazione dei precari ma soprattutto la creazione di politiche finalizzate alla creazione di lavoro per i figli dei precari; per quelli che magari non lo sono ma che hanno la volontà di rimanere a lavorare in Calabria».

«Abbiamo parlato della stabilizzazione dei lavoratori in sanità» poi aggiunto il presidente della Regione. «Non possiamo dimenticarci di quelli che hanno offerto il loro contributo nel periodo più critico della pandemia e che ora meritano di essere considerati dal sistema sanitario regionale ma anche delle difficoltà inerenti il reclutamento dei medici. Lunedì prossimo sarò con i miei tecnici di nuovo al Mef per chiedere al Governo che ci dia la possibilità di usare strumenti eccezionali per assumere medici e infermieri che mancano nei nostri ospedali ma anche nella sanità del territorio. Mancano guardie mediche e mancheranno ancora di più i medici quando realizzeremo gli investimenti previsti dal pnrr».

«Abbiamo parlato anche della necessità di assistere il piano di attrazione degli investimenti che la regione sta facendo e spero ci saranno buone novità nelle prossime settimane con imprese multinazionali che hanno manifestato l'interesse ad allocarsi in Calabria. Abbiamo parlato anche delle criticità, delle cose che non vanno, soprattutto nel rapporto che deve essere di maggiore interesse da parte del Governo verso i problemi della Calabria. Sono riconoscente ai sindacati anche per l'azione di stimolo che svolgono e nei confronti del governo regionale e soprattutto nei confronti del governo nazionale che ha bisogno di qualcuno oltre che il presidente che ogni giorno ricordi ai vari ministri il credito che la Calabria ha acquisito con il governo nazionale nel corso degli anni passati».

Il presidente della Regione ha poi commentato il gradimento riscosso nella classifica dei governatori d’Italia: «Sono contento perché è un buon risultato di partenza peraltro in una regione che ha un coefficiente di difficoltà un po' più alto delle altre regioni. Quello che mi interessa non è tanto come sto nelle classifiche di gradimento tra i presidenti ma mi interessa costruire le condizioni per produrre dei risultati di governo. Stiamo seminando molto e io credo che stiamo dimostrando che anche la Calabria può essere governata quindi questo è un punto di partenza vedremo anche l'anno prossimo cosa succederà».

Il tema Zes

Positiva la valutazione dei tre segretari confederali: «Abbiamo fatto un punto su alcuni dossier che riguardano non solo la vertenza Calabria ma anche alcuni temi più complicati» ha dichiarato al termine del confronto Angelo Sposato, segretario generale Cgil Calabria. «È chiaro che ci sono alcune cose che debbano essere fatte con il governo nazionale perché se parlano di politiche industriali e di Zes non possiamo che chiedere il contributo del governo nazionale così come sulle infrastrutture. Così nei prossimi giorni faremo in modo che anche con il governo si possa aprire una discussione. Poi ci sono alcuni temi di avanzamento che riguarda il contratto integrativo dei forestali che bisogna definire, così come lo sblocco delle assunzioni in sanità. Infine, abbiamo iniziato a ragionare sul piano del lavoro. Noi abbiamo la necessità di iniziare a svuotare il bacino del precariato e procedere alle stabilizzazioni con un grande piano per il lavoro regionale che si può articolare sulla manutenzione del territorio, sulle politiche attive e sulla stabilizzazione del precariato».

 La statale 106

«Sulla 106 c’è una volontà di questo governo regionale di procedere in questa direzione e noi abbiamo ritenuto unitariamente che la 106 è una delle priorità assolute» lo ha dichiarato il segretario della Cisl, Tonino Russo. «Pare che ci sia stato un chiarimento tra Anas e l’amministrazione locale per quanto riguarda il tratto da Sibari a Rossano e quindi nei prossimi giorni si dovrebbe sbloccare questo percorso. Per noi la vertenza va portata a completamento fino a Reggio Calabria e quindi nei prossimi giorni con il governo centrale continueremo in questa direzione».

Il ruolo di Gioia Tauro

«Siamo convinti dell’opportunità che Gioia Tauro per il suo baricentro sul Mediterraneo offra in termini di occupazione e di sviluppo economico del territorio». Lo ha dichiarato il segretario della Uil Calabria Santo Biondo. «Abbiamo chiesto al presidente di valutare la messa in campo di una legge regionale di attrazione degli investimenti che traendo risorse dalle politiche di coesione possa far arrivare attraverso l'attività di reshoring in regione a Gioia Tauro anche attraverso la zes degli investimenti privati importanti ma vanno anche sostenute le aziende che già ci sono. Nelle prossime settimane è previsto un incontro con il ministro delle Economia e delle Finanze Daniele Franco al quale chiederemo che si punti realmente su Gioia Tauro al di là delle chiacchiere».

Giornalista
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