Oliverio: «Smantellare la baraccopoli di San Ferdinando»

Il governatore ha attaccato il ministro Salvini: «Aveva annunciato che l’avrebbe cancellata, ma non è avvenuto nulla di tutto ciò»

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di Redazione
5 gennaio 2019
16:45
Parte della tendopoli
Parte della tendopoli

«La nostra posizione è netta e chiara: bisogna smantellare la baraccopoli di San Ferdinando che è un lager, un "non luogo" nel quale sono negati i diritti fondamentali alle persone. Questa posizione l’abbiamo espressa più volte anche in sede di Prefettura: siamo contro interventi tesi a realizzare “nuovi quartieri“ di degrado che si aggiungano alla baraccopoli attraverso container e /o nuove tende». Lo dichiara il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio sulla questione che riguarda la baraccopoli di San Ferdinando dove vivono molti immigrati impegnati nel lavoro nei campi.


«Noi siamo per lo smantellamento della baraccopoli – prosegue Oliverio - e per trovare soluzioni dignitose e civili alle persone. Tutto il resto sono variabili che non fanno altro che prorogare una piaga e una condizione di degrado inammissibile ed insopportabile. Il mio Assessore regionale Angela Robbe, a cui va il ringraziamento per il lavoro che sta portando avanti, ha espresso chiaramente la nostra posizione che è condivisa anche dalla parte fondamentale delle organizzazioni sociali. Ma ci sono organizzazioni sociali, mi spiace dirlo, che non hanno inteso bene quella che è la nostra iniziativa».



Secondo Oliverio la Cgil «propone di finanziare ancora container. La Regione è anche contro l’insediamento di container, lo abbiamo detto a chiare note in sede di Prefettura a Reggio Calabria, così come è contro l’insediamento di tendopoli. Ne abbiamo finanziato una tre anni fa, solo con l’auspicio che fosse smantellata la baraccopoli, ma ciò non è avvenuto. Si è realizzato invece l’opposto: un allargamento di quella condizione di inciviltà».


«La Regione – dice ancora Oliverio - è pronta a costituire un fondo per garantire coloro i quali vogliano mettere a disposizione civili abitazioni per consentire a queste persone di trovare una locazione. Abbiamo proposto inoltre di mettere a disposizione i beni confiscati, che sono notevoli, anche attraverso interventi di riadattamento. Abbiamo anche proposto di sostenere ipotesi di “modello Sprar“ e servizi di navetta per il trasporto al posto di lavoro, o ancora, moduli abitativi all’interno delle aziende in accordo con gli imprenditori agricoli dell’area. La Regione dunque è disponibile a sostenere un’operazione di cancellazione di questa baraccopoli in modo attivo pur non avendo dirette competenze. Non ci possono essere argomenti tesi a giustificare la proroga di una vergogna che deve essere cancellata».


Il governatore ha ricordato che «la scorsa estate è venuto qui il ministro Salvini, e noi lo avevamo preso in parola quando ha affermato che nel giro di poche settimane avrebbe operato per cancellare questa vergogna e per trovare soluzioni adeguate per queste persone che sono immigrati regolari. Non è avvenuto nulla di tutto ciò. Ripeto: la baraccopoli di San Ferdinando deve essere cancellata e alle persone bisogna trovare soluzioni dignitose per vivere la loro vita, naturalmente anche garantendo rispetto e legalità alle loro condizioni di lavoro. Parliamo di condizioni di civiltà e di diritti elementari per persone che aldilà del loro colore e della loro provenienza, meritano rispetto».

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