L'ombra del dissesto sul Comune di Belvedere Marittimo. Debiti per oltre 17milioni

A sollevare la questione è stata la responsabile del settore economico e finanziario dell'ente Antonietta Grosso Ciponte che a proposito del rendiconto dello scorso anno ha parlato chiaramente di «disavanzo di amministrazione»

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di Francesca  Lagatta
26 giugno 2019
15:28
Belvedere Marittimo
Belvedere Marittimo

Un disavanzo di 17 milioni e 478 mila euro. Debiti insormontabili accumulati negli anni a causa dell'esternalizzazione dei servizi, a cui non è seguito un congruo ritorno. E' questo il quadro agghiacciante che trapela dal rendiconto finanziario del Comune di Belvedere Marittimo relativo al dicembre 2018, quando era ancora in carica il sindaco Enrico Granata. Il nuovo primo cittadino, Vincenzo Cascini, eletto lo scorso 26 maggio, dovrà dunque fare i conti con lo spettro del dissesto finanziario, che, senza soluzioni immediate, potrebbe essere l'unico epilogo possibile.

A sollevare la questione è stata la responsabile del settore economico e finanziario del comune di Belvedere Marittimo, Antonietta Grosso Ciponte, che a proposito del rendiconto dello scorso anno ha rilasciato parere favorevole, «ma solo come presa d’atto del disavanzo di amministrazione». La montagna di debiti è stata riscontrata anche nella rendicontazione dell’esercizio finanziario deliberato dalla giunta Cascini solo pochi giorni addietro.


«Debiti tenuti nascosti per anni»

La notizia, ovviamente, ha generato le reazioni di cittadini e rappresentanti politici locali. Tra questi ultimi, c'è Gabriele Sangineto, candidato alle ultime elezioni comunali con la lista del MoVimento 5 stelle, capeggiata dall'insegnante in pensione Renato Cipolla. «Mai mi sarei immaginato di un buco di tale proporzioni - ha detto pubblicamente il giovane pentastellato - Non riesco a comprendere come è stato possibile nasconderlo, per tutti questi anni, ai belvederesi». Poi la stoccata agli avversari: «Credo che questa azione sia stata mossa da mero calcolo politico perché, si sa, far pagare tutti ha un costo in termini elettorali... le scelte giuste (ma impopolari) rischiano concretamente di far perdere le elezioni. Quando nei miei comizi dicevo che Cascini rappresenta la continuità dell’era Granata mi riferivo al fatto di aver imbarcato gente della vecchia amministrazione (ex assessori, non semplici consiglieri), non era assolutamente un attacco personale. Mi piace sempre analizzare le situazioni dal punto di vista politico ma senza ipocrisia».

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