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Una condanna ribaltata in assoluzione. La Corte di assise appello di Catanzaro ha scagionato Farid Tellaj, marocchino di 27 anni, di aver ucciso il cugino coetaneo, Abderrahim Katai, assassinato con un colpo d'arma da fuoco il 17 settembre del 2011 nella sua casa di Pianicello, rione centrale del capoluogo calabrese. I giudici di secondo grado hanno accolto la richiesta di assoluzione formulata dai legali luigi Falcone e Salvatore Staiano riformando il verdetto emesso nel dicembre del 2014 quando l'imputato fu condannato a scontare 16 anni di carcere. Tellaj , secondo le ipotesi di accusa, era stato accusato di aver ucciso il cugino al culmine di una lite per questioni di soldi. Avrebbe voluto dalla vittima la somma di 1.035 euro che il ragazzo aveva conservato per le spese del matrimonio che avrebbe dovuto celebrare nelle settimane successive in Marocco. Per questo avrebbe telefonato a Katai chiedendogli di incontrarlo a casa dove poi, degenerata la discussione, gli avrebbe sparato con una pistola colpendolo al torace.
Gli investigatori della Squadra mobile arrivarono presto a chiudere il cerchio a carico di Tellaj, che secondo quanto emerso dalle intercettazioni, nelle ore successive al delitto avrebbe tentato di costruirsi un alibi. A carico del giovane imputato, che nel corso di una perquisizione era stato fra l'altro trovato in possesso della somma risultata mancante nell'abitazione del cugino ucciso, fu poi emesso un provvedimento di fermo da parte del parte del sostituto procuratore Paolo Petrolo, che però i poliziotti riuscirono ad eseguire solo molto tempo dopo perchè intanto Tellaj si era allontanato dall'Italia. Al suo ritorno dal Marocco, il 27 aprile del 2012, gli agenti della Polfer lo avevano immediatamente individuato a fermato. Il 30 aprile, infine, il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Lamezia Terme, Barbara Borelli, competente per territorio considerato il luogo di esecuzione del provvedimento, convalidò il fermo di Farid Tellaj, ed emise a suo carico un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Oggi invece è arrivata l'assoluzione piena per l'imputato. Per i giudici della Corte di assise e appello Tellaj non ha "commesso il fatto", non è l'autore dell'omicidio.
Gabriella Passariello