Omicidio Castiglione a Roccabernarda, la Procura Generale chiede l’ergastolo per i presunti killer
In primo grado condannati rispettivamente a 30 e 12 anni anche Michele Marrazzo e Domenico Iacquinta. L'assassinio consumato nel maggio del 2014 a nel Crotonese
Si è conclusa con una richiesta di conferma delle condanne già inflitte in primo grado la requisitoria del procuratore generale nell’ambito del procedimento che si sta celebrando in Corte d’Assise d’Appello e che vede imputati Antonio Bagnato, Antonio e Michele Marrazzo, Antonio Cianflone e Domenico Iacquinta, accusati dell’omicidio di Rocco Castiglione e il tentato omicidio del fratello Raffaele, consumatosi a Roccabernarda nel maggio del 2014.
Trigarium
Il processo è scaturito da una inchiesta istruita dalla direzione distrettuale antimafia, denominata Trigarium, nei confronti del clan di Roccabernanda. Attraverso quelle indagini, la Dda era riuscita ad attribuire anche un nome ai presunti autori di omicidio e tentato omicidio dei fratelli Castiglione. Nel marzo del 2021, la Corte d’Assise di Catanzaro aveva condannato all'ergastolo Antonio Bagnato, Antonio Marrazzo e Antonio Cianflone. Trent'anni di carcere sono stati inflitti, invece, a Michele Marrazzo e 12 anni al collaboratore di giustizia Domenico Iacquinta.
Conferma delle condanne
Il procuratore generale, oggi al termine della requisitoria, ha chiesto la conferma delle pene già inflitte in primo grado. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Antonio Lomonaco, Sergio Rotundo, Francesco Gambardella, Luca Cianferoni e Francesco Calzone. Il collegio difensivo delle parti civili è composto dagli avvocati Anselmo Mancuso, Piero Chiodo, Eliana Corapi, Nunzio Sigillò, Lucisano Sergio, Luca Gigliotti, Gennaro Pugliese per il comune di Roccabernarda e Soluri per la Regione Calabria.