Dopo la sentenza della Corte d’Assise di Cosenza è stato subito scarcerato. Per lui il pubblico ministero aveva chiesto 24 anni di carcere. Il delitto risale a settembre 2023
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Salvatore Lagano era accusato di omicidio. Il pubblico ministero aveva chiesto per lui 24 anni di reclusione. Ma la Corte d’Assise di Cosenza ha deciso diversamente: assoluzione piena, «per non aver commesso il fatto». Lagano è stato scarcerato subito dopo la lettura della sentenza.
Il caso è quello dell’uccisione di Cosimo Costa, avvenuta nel 2023 a aseguito di un pestaggio a Corigliano Rossano. Subito dopo il delitto, gli inquirenti avevano messo Lagano sotto accusa, indicandolo come esecutore materiale. La difesa, però, guidata dagli avvocati Giuseppe Vena e Giuseppe Bruno, ha dimostrato che non c’erano elementi sufficienti.
«Abbiamo sempre sostenuto l’estraneità del nostro assistito – hanno dichiarato i legali – e oggi la Corte ha riconosciuto che le accuse non avevano basi solide. Non c’erano prove, solo ipotesi».
Durante il processo, nessun testimone ha mai collocato Lagano sul luogo del delitto. Le intercettazioni sono state ritenute poco chiare e i riscontri investigativi troppo deboli. La ricostruzione dell’accusa si è progressivamente svuotata, fino al verdetto finale.
Il collegio giudicante, composto da togati e popolari, ha preso atto delle falle nell’inchiesta e ha disposto la liberazione immediata. Lagano ha così lasciato il carcere dopo mesi di detenzione preventiva.
«È un momento che aspettavamo – hanno aggiunto i difensori – e per il quale ci siamo battuti incessantemente».