Operazione Quarta copia, la “vedetta” respinge le accuse

Continuano gli interrogatori di garanzia nell’ambito dell’inchiesta che ha sgominato un’organizzazione criminale dedita allo smaltimento illecito di rifiuti

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di T. B.
10 dicembre 2019
20:04

Secondo gli inquirenti sarebbe stata la “vedetta” dell’organizzazione, ma Assunta Villella, interrogata dal Gip ha negato le accuse e risposto alle domande del giudice.

 


Continuano gli interrogatori di garanzia a carico dei venti indagati nell’operazione Quarta Copia posta in essere dalla Squadra mobile di Catanzaro e dal Commissariato di Lamezia Terme col coordinamento congiunto del procuratore distrettuale di Catanzaro Nicola Gratteri, del suo aggiunto Vincenzo Capomolla e dei pm antimafia Elio Romano e Corrado Cubelloti e, per la Procura lametina, dal procuratore capo di Lamezia Terme Salvatore Curcio e dal pm Marica Brucci.

 

Villella, difesa dagli avvocati Alessandro Parisi e Francesco Gambardella, ha chiarito alcuni aspetti della vicenda. Si è avvalso della facoltà di non rispondere Domenico Sacco. Interrogato anche Giuseppe Parisi.

 

Ieri avevano scelto di non rispondere durante gli interrogatori di garanzia che si sono svolti nel carcere di Catanzaro Giuseppe Parisi, difeso dall’avvocato Antonio Larussa, Gianfranco e Felice Antonio Liparota, difesi dall’avvocato Renzo Andricciola e Giuseppe Liparota, difeso dall’avvocato Antonio Torcasio.

 

L’indagine ruota attorno ad un pericoloso occultamento di rifiuti, che venivano interrati in due discariche mentre formalmente dovevano andare ad una società con sede a Gizzeria, la Ecoloda, in realtà sotto sequestro. I rifiuti arrivavano dalla Campania e dai rilevamenti effettuati risulta che siano stati sversati nel terreno anche rifiuti ospedalieri e farmaci, in particolari antibiotici.

Giornalista
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