L'impegno di tremila uomini nel nome di Scott, Gratteri «Giornata storica»

L'operazione Rinascita-Scott porta anche il nome di un agente della Dea. Il grazie del procuratore Nicola Gratteri ai carabinieri ed ai magistrati che hanno lavorato per restituire «ai calabresi uno spazio di libertà».

di Tiziana Adamo
19 dicembre 2019
15:08
Il presenti alla conferenza stampa dell’operazione Rivoluzione-Scott
Il presenti alla conferenza stampa dell’operazione Rivoluzione-Scott

Resta in piedi mentre parla, mentre racconta con orgoglio la fatica e la determinazione di un uomo, prima che di un procuratore, di 61 anni, che «ha dedicato più di 30 anni della sua vita ad una missione, ad un «sogno», ad una «rivoluzione», ad una «terra» difficile. Nicola Gratteri sa che «è una giornata importante, storica per tutta la Calabria», ma sa che senza i suoi ragazzi, così li chiama, nulla si sarebbe potuto fare. Nulla senza i magistrati «giovani e straordinari» che ha «contagiato» con l’entusiasmo e la convinzione che le cose sarebbero cambiate, nulla senza quei tremila carabinieri che si sono mossi all’improvviso e con 24 ore di anticipo in tutta Italia per non perdere tutto per via della fuga di notizie.

 


I carabinieri sempre pronti al dovere

Ringrazia tutti Gratteri e fa tanti nomi, perché questa è una battaglia vinta con l’aiuto di tanti carabinieri, quegli stessi carabinieri che, dice a titolo esemplificativo, anche «la sera di Natale se fossero chiamati da un maresciallo lascerebbero subito la forchetta nel piatto per andare a lavorare».

È fermo mentre svela la vera umanità che questa volta ha vinto nell’eterna lotta tra il bene ed il male, una lotta che nel nome stesso dell’operazione “Rinascita-Scott” svela legami andati oltre il senso del dovere, legami fatti di amicizia e di condivisione di intenti.

 

La dedica all'agente della Dea

Così viene fuori che Scott, appunto, è il cognome di un agente della Dea che ha trascorso otto anni della sua vita a combattere in Italia contro le organizzazioni narco-'nranghetistiche, ma purtroppo morto al rientro negli States in un incidente stradale, e che il risultato straordinario raggiunto con l’operazione rappresenta un po’ una sorta di dedica al suo impegno ed alla sua dedizione. E viene fuori ancora la consapevolezza di uomini di essere stati tutti importanti per altri uomini, per quei calabresi onesti a cui, finalmente, è stato «restituito uno spazio di libertà».  

 

 

Gli arrestati eccellenti dell'operazione

In manette Gianluca Callipo

Arrestato l'avvocato Giancarlo Pittelli

Coinvolto anche l'ex consigliere regionale Pietro Giamborino

Ai domiciliari Luigi Incarnato

Divieto di dimora per Nicola Adamo

 

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