VIDEO | Il 79enne ha avvertito un malore alle 10.30 ma è stato fatto entrare al pronto soccorso solo alle 16
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La carenza di personale medico, paramedico e ausiliario, e la problematica dei contagi che inizia a colpire anche i camici bianchi sono alla base di una serie di disservizi interni al presidio spoke Corigliano Rossano.
Ultimo episodio in ordine di tempo è accaduto questa mattina quando intorno alle 10.30 un 79enne cardiopatico inizia ad avvertire un forte malore, seguito da un vertiginoso calo pressorio. I familiari allertano il 118, ma l’ambulanza giunge con oltre un’ora di ritardo e, una volta arrivata in pronto soccorso, staziona nei pressi dell’area antistante l’ingresso in attesa della visita.
Si apre la porta dell’emergenza intorno alle 16. Nell’androne ci sono altri pazienti pervenuti da altre parti del territorio.
Carenza di personale
Il problema è che c’è un solo medico in servizio, il personale a corto, e le prescrizioni covid da seguire, e tutto questo produce lungaggini. Altra questione è il personale ausiliario aggregato nelle ultime ore, buttato in trincea appena assunto, senza un minimo di affiancamento, neanche per pochi giorni.
E non è un caso se alcuni di essi si sono infettati. Non si è nella possibilità di garantire i turni perché in dotazione organica ce ne sono 6, pochi rispetto ai necessari 10.
C’è da coprire l’assistenza infermieristica: 4 unità a turno tra triage e sala operativa. Problemi anche nel laboratorio di Microbiologia dove nelle ultime ore sono andati via due tecnici non ancora rimpiazzati. Ciò ha determinato un disagio notevole in quanto non si riescono a processare i tamponi con carattere d’urgenza.
In pronto soccorso a Rossano un infermiere è positivo al virus, e due sono in malattia per altre ragioni. A Corigliano ci sono due infermieri e un ausiliario contagiati. Gli operatori socio sanitari (OSS) sono stati trasferiti dal pronto soccorso al polo Covid. Infettati inoltre due medici chirurghi, e alcuni infermieri operanti in oncologia.
I medici del 118 in tilt per carenza di personale, ma anche perché alcuni sono affetti dal virus. Questo è il contesto in cui si opera, se non arriva personale aggiuntivo in breve tempo sarà difficile uscire dalla situazione di totale caos.