Ospedale Corigliano Rossano, mancano medici dopo l'apertura del polo Covid

I sindacati incontrano il direttore sanitario chiedendo il potenziamento del personale sanitario. Risultati positivi pazienti nei reparti di chirurgia e ortopedia

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di Matteo Lauria
17 novembre 2020
18:50

Ospedale spoke di Corigliano-Rossano in tilt: manca il personale, l’intera struttura vacilla soprattutto dopo l’apertura del polo Covid al “Nicola Giannettasio” i cui operatori sono stati trasferiti da altri reparti presenti tra gli ospedali di Corigliano e di Rossano.

 


Nel primo pomeriggio di oggi il direttore dell’ospedale spoke Pierluigi Carino ha incontrato le organizzazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil-Fials (Vincenzo Casciaro, Giuseppe Lavia, Giannantonio Sapia, Antonio Caccuri) per fare il punto della situazione.

 

I sindacalisti, che hanno chiesto ed ottenuto l’incontro, hanno evidenziato la situazione di totale collasso interno ai presidi sanitari derivante dalla carenza del personale. Nelle prossime ore le parti sociali stileranno un documento rivolto al commissario straordinario dell’Asp di Cosenza Cinzia Bettelini affinché possa potenziare il personale esistente mediante l’impiego di forze esterne allo spoke.

 

Nel frattempo sono stati prorogati tre contratti ad altrettanti medici-precari, cosicché si potrà scongiurare il rischio di sospendere le attività del pronto soccorso di Corigliano. Ma, tra Corigliano e Rossano occorrerebbero ancora altri tre camici bianchi.

 

Pazienti Covid in chirurgia e ortopedia

La situazione in riva allo jonio, come del resto in tutta la Calabria, non è delle migliori. Nelle ultime ore nelle divisioni di chirurgia e di Oortopedia si sono riscontrati dei pazienti risultati positivi al Covid, ragion per cui si sono resi necessari i provvedimenti di sanificazione degli ambienti e l’avvio delle procedure di tracciabilità.

 

Positivo il dato secondo cui nella giornata di oggi sono stati negativizzati ben quattro pazienti. Mentre il personale sanitario del pronto soccorso è stato sottoposto a tampone per il caso di un infermiere positivo al coronavirus e tutti sono risultati negativi.

 

Domani parte, tra qualche polemica interno al personale destinato, il laboratorio di microbiologia. La macchina inizierà a processare i tamponi del personale interno, per poi aprire l’attività ufficialmente il 19 novembre, così come da programma.   

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