Paga il banchetto di nozze con fondi pubblici, imprenditore denunciato nel Reggino

Le attività sono state portate avanti dalla Guardia di finanza di Gioia Tauro. Guai per il giovane professionista, operante nel settore della raccolta di rifiuti solidi non pericolosi

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di Redazione
30 giugno 2019
08:28
Matrimonio
Matrimonio

I militari della 2a Compagnia della Guardia di Finanza di Gioia Tauro, all’esito di una serie di accertamenti esperiti nell’ambito dello sviluppo di una segnalazione per operazioni sospette, hanno deferito un imprenditore della Piana operante nel settore della raccolta di rifiuti solidi non pericolosi, reo di aver pagato il proprio ricevimento nunziale, distraendo fondi pubblici nazionali destinati all’incentivazione dell’autoimpiego in forma di microimpresa.  

L’attività investigativa svolta dalle fiamme gialle gioiesi si è concentrata sull’analisi della documentazione bancaria riconducibile alla società, la quale consentiva di acclarare che, a fronte della percezione di erogazioni statali nel corso dell’anno 2017, sono state effettuate - in concomitanza con l’accreditamento di una quota di contributo per circa 20 mila euro - diverse disposizioni di pagamento, tramite bonifici bancari, che destavano sospetti in quanto i beneficiari risultavano essere soggetti economici operanti nel settore alberghiero e della ristorazione. Tra l’altro, dall’analisi e dall’incrocio della documentazione acquisita dall’ente pagatore Invitalia con le risultanze del conto corrente societario, è emerso che lo stesso imprenditore, se non avesse avuto la disponibilità liquida di natura pubblica, non avrebbe mai potuto sostenere spese per tale entità, tenuto conto dell’esigua giacenza media presente sullo stesso.


A conclusione dell’attività investigativa, l’amministratore della società veniva deferito alla locale Procura della Repubblica, in ordine al reato p.p. dall’art 316 ter C.P. (malversazione a danno dello stato), con rispettive  segnalazioni trasmesse all’Organismo pagatore, per la sospensione ed il recupero del finanziamento complessivo, pari ad 72mila e 535 euro ed alla Corte dei Conti Regionale, per la sussistenza del danno erariale di 19mila e 765 euro causato dall’indebito utilizzo del contributo pubblico, utilizzato per sostenere le spese per il proprio matrimonio.

Le attività d’indagine esperite soddisfano gli obiettivi strategici istituzionali della Guardia di Finanza, mediante l’ausilio degli strumenti legislativi più avanzati, al fine di colpire le condotte fraudolente a danno dello stato, a tutela della sicurezza economico-finanziaria del Paese e a difesa dei contribuenti onesti.

 

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