Dimensionamento scolastico, nel Catanzarese 11 tagli su 14 riguarderanno il capoluogo e Lamezia
VIDEO | Degli altri tre accorpamenti, uno è previsto a Chiaravalle e gli altri due sono ancora da definire. Il presidente della Provincia Mormile: «Nessun danno alla qualità dell'offerta formativa. Ma istruzione e sanità non dovrebbero rispondere a logiche di bilancio»
La scure dei tagli si abbatterà principalmente sui grandi centri di Catanzaro e Lamezia Terme. La Provincia sta lavorando di lima al piano di dimensionamento scolastico che dovrà essere consegnato inderogabilmente entro il 15 ottobre alla Regione, a seguito della proroga. «L'intero Consiglio si sta muovendo in maniera unitaria e sinergica», assicura il presidente Amedeo Mormile che ha in mano la delicata pratica: «Stiamo ricevendo numerosi contributi sotto forma di deliberati di giunta e consiglio da parte delle tante municipalità della provincia di Catanzaro».
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L'approccio adottato si uniforma alle linee guida già licenziate dalla Cittadella: «Valorizzare le aree interne» spiega Mormile, così la maggior parte dei tagli si concentrerà nei comuni di Catanzaro e Lamezia Terme, che - secondo quanto riferito - dovrebbero subire l'accorpamento di circa 11 autonomie scolastiche. Ancora in via di definizione il rapporto preciso tra le due aree, potrebbe essere rispettivamente di 6 a 4 o 6 a 5.
«Ciò vuol dire che vi sarà una riduzione in termini numerici delle istituzioni ma non un danno in termini di qualità dell'offerta formativa», precisa il presidente della Provincia. «Guardiamo al bicchiere mezzo pieno e non al mezzo vuoto: da una situazione non facile cercheremo di ricavarne il meglio per i nostri giovani. Purtroppo l'istruzione come la sanità non dovrebbero rispondere a fredde logiche di bilancio. Questo, ahinoi, accade da troppi anni, dobbiamo fare i conti con questo tipo di criteri ma cercheremo di limitare al massimo gli effetti negativi».
Solo in misura minore il piano di ridimensionamento toccherà i comuni della provincia: dovrebbero essere tre in tutto gli accorpamenti previsti nei centri dell'entroterra, per un totale complessivo di 14 autonomie in meno. Una dovrebbe perderla Chiaravalle Centrale, il sindaco ha già fornito disponibilità in una logica di rafforzamento dell'istituto, le altre due sono ancora da definire. «Noi andremo a razionalizzare gli istituti, fermo restando che i punti di erogazione del servizio scolastico rimarranno tali e quali» aggiunge poi Mormile.
«Si tratterà di avere, purtroppo, qualche dirigente in meno, qualche direttore scolastico in meno ma fisicamente la struttura rimane tale e quale», chiarisce. La sforbiciata alle autonomie sarà relativamente facilitata dalla presenza di scrivanie scoperte: in tutta la provincia di Catanzaro si contano otto reggenze: «Le 50 autonomie previste saranno tutte effettive e non in reggenza come avveniva prima, queste saranno tenute in considerazione nelle operazioni di razionalizzazione».