L’inchiesta

Platì, false sottoscrizioni di liste alle comunali del 2020: sei indagati tra cui il sindaco

La Procura di Locri ha notificato l'avviso anche al consigliere comunale di Reggio Castorina, quello della Città Metropolitana Quartuccio e il primo cittadino di Roghudi Zavettieri

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di Redazione
23 settembre 2023
14:40
Una veduta su Platì e nel riquadro il sindaco Sergi
Una veduta su Platì e nel riquadro il sindaco Sergi

Avrebbero falsificato e autenticato le firme dei sottoscrittori delle liste che si sono presentate alle elezioni comunali di Platì del 20 e 21 settembre 2020, poi vinte con la lista "Liberi di Ricominciare" dal sindaco Rosario Sergi. C'è anche lui tra i 6 indagati nell'inchiesta coordinata dalla Procura di Locri che ha notificato l'avviso di conclusione indagini al primo cittadino, al presidente del Consiglio comunale Paolo Antonio Ferrara, al consigliere comunale ed ex candidato a sindaco Pietro Marra, al consigliere comunale di Reggio Calabria Antonino Castorina, al sindaco di Roghudi Pierpaolo Zavettieri e al consigliere della Città Metropolitana Filippo Quartuccio.

Il pm Valentina Antonucci aveva chiesto solo per gli indagati Ferrara, Sergi e Marra la misura cautelare degli arresti domiciliari che è stata però rigettata dal gip. Gli indagati sono accusati di alcune condotte falsificatorie e di aver violato il Testo unico delle leggi per la composizione e la elezione degli organi delle amministrazioni comunali. A Sergi è contestato il delitto di falsa formazione della lista elettorale avversa, ossia quella "Movimento Autonomo Popolare" facente capo a Pietro Marra. Quella di quest'ultimo, di fatto era diventato una lista "civetta", un meccanismo volto a consentire il raggiungimento del quorum previsto in caso di elezioni comunali.


In sostanza Sergi avrebbe utilizzato l'elenco dei sottoscrittori della lista "Liberi di Ricominciare", a favore della propria candidatura, facendolo transitare alla lista "Movimento Autonomo Popolare". Il tutto «mediante - è scritto nel capo di imputazione - un'attività di ricopiatura». Difatti le firme sono state disconosciute da 11 sottoscrittori tre dei quali hanno sporto querela.

L'allora consigliere della città metropolitana delegato all'autenticazione delle liste Nino Castorina, invece, avrebbe attestato falsamente che l'autenticazione in favore della lista "Movimento Autonomo Popolare" era avvenuta in sua presenza a Platì il 21 agosto 2020 e «di aver identificato mediante il documento di identità i singoli sottoscrittori». Cosa che, stando alle indagini, non è vera in quanto quelle liste di sottoscrittori sono state consegnate dagli indagati Pietro Marra, Paolo Ferrara e Rosario Sergi a Castorina in occasione di un incontro avvenuto a Reggio Calabria.

Lo stesso falso di Castorina è contestato al sindaco di Roghudi Pierpaolo Zavettieri, pure lui consigliere delegato della Città Metropolitana di Reggio Calabria, che avrebbe autenticato le firme della lista "Liberi di Ricominciare". L'attuale consigliere della Città metropolitana Filippo Quartuccio, infine, è indagato perché «nella qualità di pubblico ufficiale delegato all'autenticazione, attestava falsamente in calce alla dichiarazione di accettazione della candidatura alla carica di consigliere comunale di Bovalino che la firma di Domenico Sergi era stata apposta in sua presenza, il 13 maggio 2022» e di aver identificato lo stesso «mediante il documento di identità». In realtà, secondo la Procura di Locri, Sergi si trovava a Novara.

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