Porto di Diamante, appena eletto sindaco Magorno ordina la bonifica dell'area

Il primo cittadino ha intimato alla società concessionaria Diamante Blu Srl la bonifica dell’area dei lavori e ha convocato, per il 16 luglio, i rappresentanti di tutte le parti coinvolti nell'annosa vicenda

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di Francesca  Lagatta
10 luglio 2019
17:18
Il neo sindaco Ernesto Magorno insieme al consigliere Antonio Cauteruccio e all’assessore Francesca Amoroso
Il neo sindaco Ernesto Magorno insieme al consigliere Antonio Cauteruccio e all’assessore Francesca Amoroso

Il neo sindaco di Diamante, Ernesto Magorno, in campagna elettorale lo aveva detto: se fosse tornato alla guida della città, si sarebbe occupato immediatamente dell'annosa questione porto. E, così, a meno di 48 ore dalla proclamazione, ha emesso un'ordinanza con cui ha ordinato alla società concessionaria dell'area, la Ati Icad Costruzioni Generale Diamante Blu Srl «l’immediata disinfestazione e bonifica dell’area del costruendo porto turistico di Diamante, provvedendo allo smaltimento dei rifiuti secondo l’ordinamento vigente». 

La società, che fa capo a un noto imprenditore cosentino, nel 1999 si aggiudicò il bando di assegnazione dei lavori per la realizzazione di una darsena, avviati per la prima volta e per un breve periodo nel 2010, ma da allora, tra rinvii e ritardi, anche da parte delle istituzioni, il progetto è rimasto chiuso nel cassetto. Un anno fa, dopo l'ennesimo incontro tra le parti avvenuto alla Cittadella catanzarese, sembrava essere finalmente a un punto di svolta, ma ulteriori rinvii e il coinvolgimento nell'inchiesta Lande Desolate di Ligi Zinno, dirigente capo del Rup della Regione Calabria e responsabile del procedimento dei lavori della realizzazione del porto, hanno provocato l'ennesimo stop.


Degrado e abbandono

Nel caso in cui la Diamante Blu non effettuasse l’intervento richiesto, è scritto nel documento, «si provvederà all’esecuzione di ufficio, con addebito delle spese alla Ati Icad Costruzioni Generali Diamante Blu S.r.l. - si legge ancora -. L’atto è successivo ad un rapporto pervenuto in data odierna dalla Polizia Municipale, relativo alla situazione dell’area portuale nella quale, da un sopralluogo effettuato “emergeva che l’intera zona interessata è in evidente stato di abbandono, con un evidente degrado ambientale, ampie zone caratterizzate da erba incolta, calcinacci vari, residui da lavorazioni edili, rifiuti ferrosi e di varia natura”». Dal rapporto si evince quindi che «i fatti accertati sono causa di gravissimo evidente impatto ambientale con potenziali danni anche per la salute umana».

Tutte le parti convocate

Con un’altra decisione assunta oggi, il sindaco Ernesto Magorno ha convocato a Diamante, per giorno 16 luglio, i rappresentanti della Regione Calabria e della Ati Icad Costruzioni Generali Diamante Blu S.r.l, per un incontro relativo alla questione. «Questi - dice il Sindaco Ernesto Magorno - sono i fatti che abbiamo annunciato sulla questione porto. Fatti e non inutili parole, per trovare una soluzione definitiva ad una vicenda sulla quale Diamante non può più attendere oltre».

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