Voto all'unanimità per il magistrato campano che ha già lavorato in Calabria, quando fu incaricato di ricoprire il ruolo di procuratore aggiunto di Catanzaro: Manca solo il sigillo del Plenum
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cosenza - Conferenza stampa degli investigatori sulla cattura del boss latitante Franco Presta, accusato di molti omicidi. Il killer era nascosto nei pressi dell' Università della Calabria, ad Arcavacata di Rende (Cosenza). In foto:Il procuratore aggiunto antimafia di Catanzaro, Giuseppe Borrelli.
La quinta commissione del Consiglio Superiore della Magistratura ha votato all’unanimità per il togato Giuseppe Borrelli quale nuovo procuratore capo della Procura di Reggio Calabria.
Il magistrato campano ha ottenuto il sostegno di tutti i consiglieri, laici e togati, forte di un curriculum che testimonia una lunga esperienza nella gestione degli uffici direttivi.
Borrelli conosce già la Calabria. In passato è stato procuratore aggiunto a Catanzaro, prima del trasferimento a Napoli, dove ha guidato la procura in fase di transizione in attesa della nomina di Federico Cafiero de Raho. Successivamente ha preso servizio alla procura di Salerno. In quel periodo ha coordinato anche inchieste su contesti criminali calabresi, con particolare riferimento alla provincia di Cosenza. È lui ad aver preso in mano il fascicolo "Genesi", l’indagine sull’ex giudice Marco Petrini, da cui sono scaturiti diversi filoni, tra cui quello che coinvolge l’avvocato Marcello Manna, ex sindaco di Rende.
Borrelli è destinato a raccogliere il testimone lasciato da Giovanni Bombardieri, oggi alla guida della procura di Torino. Il suo impegno contro la 'ndrangheta ripartirà proprio da Reggio Calabria. Resta solo l’ultimo passaggio: il voto definitivo del Plenum.