La testimonianza

Punto di riferimento per il territorio, l’impegno del Soccorso alpino in Calabria per dispersi e infortunati

Circa 120 i volontari impegnati nella regione. A L'Italia del Sud ospite Leo Vadalà che ha parlato dell'importanza «di andare in montagna preparati» e del supporto fondamentale delle nuove tecnologie

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di Francesco Graziano
24 novembre 2022
22:02

Il Soccorso Alpino e Speleologico Calabria è un punto di riferimento importante per l'intero territorio calabrese. Sono circa centoventi i volontari impegnati in regione per prestare soccorso agli infortunati nell'esercizio delle attività alpinistiche, escursionistiche e speleologiche.

Nel corso della puntata de L'Italia del Sud di mercoledì 23 novembre, il vice presidente vicario del Sasc Leo Vadalà è intervenuto per parlare delle modalità e delle difficoltà legate alle operazioni di soccorso in montagna e in ambiente impervio e, nello stesso tempo, per invitare i telespettatori a rispettare una serie di regole per prevenire situazioni di pericolo. 

«Oltre al soccorso sanitario, alla ricerca dei dispersi e a tanto altro, ci occupiamo anche di prevenzione e di assistenza alle attività che vengono condotte in montagna». ha sostenuto Vadalà. «È molto importante andare in montagna preparati, studiare il percorso prima, capire dove si va e informare amici e familiari sul luogo che si intende raggiungere - ha sottolineato il vice presidente - Negli ultimi anni, purtroppo, si è registrato un aumento esponenziale delle vittime in montagna. È fondamentale inoltre andare in montagna ben equipaggiati. Si va attrezzati perché le condizioni meteo in alta quota cambiano in maniera repentina»..

Nel corso dell'intervista rilasciata a Domenico Milani, l'architetto Leo Vadalà ha messo in evidenza l'importante supporto dato dalle nuove tecnologie per rintracciare le persone disperse.«Bisogna portare un cellulare carico con sé perché questo può salvare la vita - ha aggiunto - La tecnologia negli ultimi anni ci sta aiutando molto. Uno degli ultimi sistemi che utilizziamo come Soccorso alpino è l'sms locator: arriva un semplice messaggio con un link. La persona è invitata a cliccare in modo da attivare il gps del telefonino. Incrociando una serie di dati riusciamo ad avere la geolocalizzazione della persona».

Prima di congedarsi, il vice presidente vicario del SASC ha inteso rivolgere un appello ai giovani affinché possano avvicinarsi al mondo del soccorso alpino e contribuire così a portare in salvo quante più persone possibili.

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