Quinta Bolgia, Pino Galati torna in libertà ma non può tornare in Calabria

Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Catanzaro dopo che l'ipotesi di reato è passata da abuso d'ufficio e tentato abuso d'ufficio

di T. B.
26 novembre 2018
19:20
Pino Galati
Pino Galati

L’accusa passa da abuso d’ufficio a tentato abuso d’ufficio e così per l’ex parlamentare di Forza Italia Pino Galati finiscono gli arresti domiciliari.

Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Catanzaro esprimendosi sull’inchiesta Quinta Bolgia condotta dalla Guardia Di Finanza e dalla Dda.


L’ex deputato è accusato di essere stato, insieme al consigliere Luigi Muraca classe ’68, il lascia passare che avrebbe permesso agli interessi dei Putrino, considerati legati alla cosca Iannazzo di arrivare alle giuste figure all’interno dell’Asp di Catanzaro.

Il Tribunale del riesame di Catanzaro, nell'ordinanza con cui ha degterminato gli arresti domiciliari la condanna agli arresti domiciliari per l'ex sottosegretario di Stato ed ex deputato Giuseppe Galati, coinvolto nell'operazione "Quinta bolgia" della Guardia di finanza, ha inoltre disposto contestualmente nei suoi confronti il divieto di recarsi in Calabria. L'ex sottosegretario Galati risulta residente a Roma.

Giornalista
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