L'italia entra tragicamente nel bilancio delle vittime della guerra in Ucraina con il nome di Edy Ongaro, un 46enne veneziano, rimasto ucciso ieri da una bomba a mano mentre combatteva con le milizie separatiste del Donbass. In un video aveva dichiarato di essere «un combattente comunista».

 A darne notizia, su Facebook, è il Collettivo Stella Rossa - Nordest. «Con immenso dolore comunichiamo che Edy Ongaro, nome di battaglia Bozambo, è caduto da combattente per difendere il popolo libero di Novorossia dal regime fascista di Kiev».

Secondo le ricostruzioni, Ongaro «si trovava in trincea con altri soldati quando è caduta una bomba a mano lanciata dal nemico. Edy si è gettato sull'ordigno facendo una barriera con il suo corpo. Si è immolato eroicamente per salvare la vita ai suoi compagni», scrive il Collettivo Stella Rossa - Nordest sulla base delle prime informazioni ricevute.

1 APRILE

17.04 - «Primo soldato Russia morto per radiazioni Chernobyl»

Un soldato della Russia morto per le conseguenze dell'esposizione alle radiazioni della centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina. A comunicarlo sul proprio canale tv è l'azienda ucraina Energoatom, che si occupa della gestione delle centrali nucleari, sulla base dei dati pubblicati dal Servizio medico militare della Federazione russa è stata accertata la prima morte di un soldato causata dalle radiazioni ricevute a Chernobyl. Altri 26 soldati sarebbero stati ricoverati e 73 sarebbero stati trasferiti.

16.12 - Raid su ospedale oncologico a Chernihiv

Questa mattina a Chernihiv un razzo ha colpito un reparto dell'ospedale oncologico. A riferirlo a 'Suspilne' è il primario dell'ospedale. Due medici hanno riportato ferite a causa delle schegge in seguito all'esplosione del razzo. Nel reparto che è stato colpito si trovavano 22 persone che seguivano cure palliative e che non potevano pertanto scendere nel rifugio. Secondo quanto emerge al momento nessuno di loro avrebbe riportato ferite.

15.33 - «Gazprom rende noto che le notifiche sulle nuove procedure per il pagamento in rubli»

La società russa del gas Gazprom rende noto che le «notifiche sulle nuove procedure per il pagamento in rubli sono state inviate oggi ufficialmente alle controparti» ma anche -scrive l'agenzia Tass- che la Commissione governativa per il controllo degli investimenti stranieri in Russia si riserva il diritto di emettere eccezioni a queste regole per singoli acquirenti. «Gazprom rispetta incondizionatamente e pienamente le richieste della legge russa», precisa un comunicato dell'azienda, in cui si ricorda che le nuove procedure per i Paesi ostili sono entrate in vigore oggi. A tali acquirenti, si ribadisce, si richiede di aprire "conti speciali" in rubli e in valuta presso Gazprombank. «La conversione dalla valuta straniera ai rubli sarà effettuata sui mercati russi». In caso di pagamento incompleto, i russi sono autorizzati a chiudere le consegne.

15.26 - Colloquio telefonico tra Zelensky e Macron

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha annunciato su Twitter di aver avuto un nuovo colloquio con il suo omologo francese, Emmanuel Macron. Nel corso della telefonata, ha riferito Zelensky, si è parlato del processo negoziale in corso e delle sue prospettive, oltre che dell' «importanza delle garanzie di sicurezza» per Kiev. L'iniziativa francese sui corridoi umanitari da Mariupol, ha aggiunto il leader ucraino, «deve essere attuata».

15.05 - «A Gostomel una donna e un bambino sono stati colpiti dal fuoco dell'esercito russo»

A Gostomel una donna e un bambino sono stati colpiti dal fuoco dell'esercito russo mentre si trovavano nella loro auto. La donna è morta. Lo ha riferito il commissario per i diritti umani Lyudmila Denisova. «La donna è morta sul colpo, uccisa dopo essersi allontanata dalla sua abitazione di circa 700 metri. La macchina si è schiantata contro un negozio».

14.14 - «Gli occupanti continuano a mobilitare illegalmente gli abitanti di Ordlo»

«Gli occupanti continuano a mobilitare illegalmente gli abitanti di Ordlo (i territori temporaneamente occupati delle regioni di Donetsk and Luhansk, ndr) e a mandarli in battaglia davanti alle truppe russe come scudi umani». Lo denuncia su Telegram il commissario per i diritti umani del Parlamento ucraino Lyudmila Denisova, che spiega che il coinvolgimento in guerra dei residenti delle due regioni è «attuato con la forza: gli uomini vengono presi per le strade o nei negozi e portati negli uffici di arruolamento militare. Coloro che disobbediscono agli ordini sono minacciati di esecuzioni sul posto».

12.45 - «I negoziati con l'Ucraina devono proseguire»

I negoziati con l'Ucraina «devono proseguire», ha affermato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov in una conferenza stampa a Nuova Delhi. Devono proseguire, ha spiegato, anche se non c'è ancora un «piano approvato» per un accordo, dopo l'ultimo round di colloqui a Istanbul. Il Cremlino «sta preparando la risposta di Mosca» alle proposte ucraine, ha aggiunto il ministro. C'è uno "spostamento" delle posizioni di Kiev, sul no al nucleare e sull'adesione all'Ue, ma "molto deve essere ancora compreso, da parte degli ucraini" sulle posizioni di Mosca sul Donbass e la Crimea. «La maggior parte dei Paesi al mondo comprendono cosa sta accadendo e l'inamissibilità dei comportamenti dei nostri inaffidabili partner Occidentali», ha affermato inoltre Lavrov ribadendo che quella in atto non è una guerra, ma una operazione speciale rivolta solo contro obiettivi militari.

11.30 - «17.700 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina»

Ammonterebbero a 17.700 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente.

11.28 - «L'esercito russo continua a ritirarsi progressivamente dall'oblast a nord di Kiev»

Questo il bilancio al 37esimo giorno di opposizione delle forze ucraine dall'occupazione russa: «L'esercito russo continua a ritirarsi progressivamente dall'oblast a nord di Kiev, verso il confine con la Bielorussia. Si notano colonne di convogli in movimento con veicoli armati e di civili (camion, bus, minibus, automobili), derubati dai russi agli ucraini durante l'occupazione carichi di altra refurtiva». È quanto si legge nel rapporto dell'Ufficio governativo per il coordinamento dell'integrazione europea ed euroatlantica.

10.38 - «Le forze russe bloccano gli aiuti umanitari diretti a Mariupol»

Le forze russe bloccano gli aiuti umanitari diretti a Mariupol ed è ancora estremamente difficile lasciare la città assediata, denuncia il consigliere del sindaco, Petro Andriushchenko. "La città rimane chiusa in entrata e molto pericolosa in uscita, per gli abitanti che cercano di andarsene a bordo di mezzi propri. Inoltre, da ieri le forze di occupazione non consentono in alcun modo l'arrivo di aiuti umanitari, neanche in quantità minime", ha spiegato, in un comunicato diffuso su Telegram, rilanciato da Cnn.

10.08 - «300 mercenari siriani sono arrivati in Russia»

Trecento mercenari siriani sono arrivati in Russia per sottoporsi ad addestramento militare prima di essere inviati in guerra contro l'Ucraina. Lo riporta il New York Times, secondo cui il contingente è formato da uomini di una divisione dell'esercito siriano che ha lavorato a stretto contatto con gli ufficiali russi che sostennero il presidente Bashar al-Assad durante la guerra

9.53 - L'Australia invierà veicoli blindati in Ucraina

L'Australia invierà veicoli blindati in Ucraina su richiesta del presidente Volodymyr Zelensky. Lo scrive Ukraine Now, precisando che il Paese fornirà in particolare veicoli per il trasporto truppe Bushmasters.

9.47 - «24 morti a seguito del bombardamento russo Mykolaiv»

È salito a 24 il numero dei morti del bombardamento russo di tre giorni fa del palazzo dell'amministrazione regionale di Mykolaiv. Lo ha riferito l'ufficio stampa del Servizio statale di emergenza (Ses) ucraino.

9.46 - «Un missile ha colpito il centro di Kharkiv»

Un missile ha colpito il centro di Kharkiv dove l'intensità dei bombardamenti è aumentata da ieri sera. In base ai dati attuali non ci sono vittime anche se ad essere colpite sono soprattutto aree residenziali. E' quanto si legge nel sommario dell'amministrazione militare.

9.32 - «La Russia non chiederà all'Ue di revocare le sanzioni»

La Russia non chiederà all'Ue di revocare le sanzioni. Lo ha sottolineato un portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, nonostante il Cremlino abbia accusato l'Occidente di aver scatenato una "guerra economica".

9.30  - Elicotteri ucraini sconfinano in Russia e attaccano deposito petrolio

Un incendio si è sviluppato in un deposito di petrolio nella regione di Belgorod, in territorio russo non lontano dal confine ucraino, e Mosca ne attribuisce la responsabilità all'attacco di due elicotteri delle forze ucraine, entrati nello spazio aereo russo a bassa quota. Lo afferma il governatore dell'Oblast di Belgorod. Sono almeno otto i serbatori di petrolio incendiati in un presunto attacco di elicotteri ucraini a un deposito di carburante nella regione russa di Belgorod, secondo quanto scrive la Tass che cita fonti locali.

6.50  - Kiev: bloccati 45 bus per evacuare la popolazione di Mariupol

La vicepremier Iryna Vereshchuk, in una dichiarazione videoregistrata sul Telegram, ha comunicato che un convoglio di 45 bus inviato per evacuare la popolazione bloccata a Mariupol sotto assedio ieri è stato fermato dalle forze russe a Berdyansk e una trentina di bus aspettavano fuori dalla città nella speranza di raggiungere oggi Mariupol. Circa 600 rifugiati di Berdyansk sono saliti sugli autobus con cui domani arriveranno a Zaporizhzhia.

6.45  - Il Giappone rifiuta di pagare gas russo in rubli

Il Giappone non pagherà in rubli il gas acquistato dalla Russia. L'ha dichiarato oggi il primo ministro giapponese, Fumio Kishida, dopo l'ultimatum annunciato da Mosca che impone ai compratori 'ostili' di pagare in valuta russa, pena la sospensione dei contratti. "Come concordato nella riunione straordinaria dei ministri dell'Energia del G7, abbiamo rifiutato", ha detto Kishida, in risposta a un'interrogazione parlamentare sulla richiesta di Mosca. Il premier, che non ha fornito informazioni sui contratti energetici con la Federazione russa, ha precisato che i negoziati restano aperti e che saranno adottate "misure adeguate".

6.35  - Zelensky: truppe russe pronte a pesante attacco a est

"La situazione nel Sud e nel Donbas rimane estremamente difficile. Gli invasori hanno temporaneamente occupato le aree della regione di Kherson e hanno iniziato a organizzare le loro strutture" e nel "Donbass, a Mariupol e in direzione di Kharkiv le truppe russe si sono ammassate in vista di potenziali attacchi". Lo ha annunciato il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky in un video messaggio pubblicato nella notte sui social. "Conosciamo i loro piani e sappiamo dove si stanno muovendo" e "faremo tutto il necessario per fermare gli occupanti", ha anche aggiunto.