Nella mattinata odierna, il Tribunale del Riesame di Catanzaro, accogliendo integralmente le argomentazioni dell'avvocato Francesco Liserre, ha annullato l'ordinanza emessa dal gip di Paola applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di due giovani indagati per una rapina pluriaggravata, disponendo l'immediata liberazione degli indagati.

La vicenda

I fatti sono avvenuti la sera del 22 giugno scorso, allorquando, all'uscita di una nota discoteca di San Nicola Arcella, i due ragazzi erano stati accusati di aver compiuto una rapina pluriaggravata a carico di due giovani presenti sul luogo ai quali vennero procurati, anche, delle gravi lesioni.

I presunti rapinatori, riconosciuti anche per la loro autovettura utilizzata, erano stati immediatamente denunciati a una pattuglia dei carabinieri che si trovava, in quei luoghi, in un giro di perlustrazione. Inoltre, le persone offese, oltre a sporgere la denuncia, avevano riconosciuto, unitamente ad altri amici, i presunti autori della rapina attraverso un'individuazione fotografica effettuata presso i carabinieri di Scalea.

Il pubblico ministero, alla luce di questi plurimi e convergenti riscontri avvalorati, in particolar modo, dal riconoscimento fotografico effettuato dalle persone offese nei confronti dei presunti autori del gravissimo episodio delittuoso, aveva chiesto e ottenuto dal gip, l'applicazione di un'ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dei giovani diamantesi che, tuttavia, si dichiaravano, da subito, innocenti rispetto alle gravissime ipotesi accusatorie al loro carico.

Un presunto errore di persona

L'avvocato Liserre ha avviato un'articolata attività di indagini difensive dimostrando, dal suo punto di vista, l’estraneità dei suoi assistiti ai fatti delittuosi contestati.

Pertanto, dopo due rigetti del gip di Paola alle istanze di revoca di misura cautelare avanzate dalla difesa, ieri, il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha accolto le tesi difensive, annullando gli arresti domiciliari. I due indagati sono stati rimessi in libertà.