Reddito di cittadinanza, nel Cosentino scoperti nuovi furbetti

Nove persone denunciate dai carabinieri delle stazioni di Grimaldi e di Scigliano. Accertate truffe per un totale di circa trentamila euro

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di Salvatore Bruno
7 maggio 2020
15:32

Continuava a percepire il reddito di cittadinanza per un ammontare mensile di 400 euro, nonostante il figlio maggiorenne si fosse trasferito nella propria abitazione dopo aver trovato un impiego.

Omessa comunicazione

La nuova situazione familiare ed economica, se correttamente comunicata all’Inps, avrebbe determinato la sospensione del beneficio. La circostanza però non è sfuggita ai carabinieri della stazione di Grimaldi i quali, dopo i dovuti accertamenti, hanno denunciato per truffa aggravata e comunicazione non veritiera dello stato di famiglia una 41enne già nota alle forze dell’ordine.


Tessera sequestrata

La tessera del reddito di cittadinanza è stata sequestrata ed è stata disposta la restituzione di circa tremila euro indebitamente percepiti. Nelle ultime settimane la compagnia di Rogliano, operante nell’area del Savuto, ha identificato e denunciato nove persone che, avvalendosi di vari espedienti, erano riuscite ad ottenere fraudolentemente il beneficio, procedendo al ritiro delle carte assegnate loro dalle Poste Italiane e consentendo il recupero di fondi pubblici indebitamente erogati per circa 30 mila euro.

Le altre truffe sventate

In particolare, nello scorso mese di marzo, sempre i militari della stazione di Grimaldi avevano proceduto al sequestro due tessere a soggetti conviventi ad Amantea, ma ufficialmente residenti in abitazioni differenti ad Altilia e Grimaldi, mentre i loro colleghi della stazione di Scigliano avevano identificato altri due furbetti nel comune di Pedivigliano, accertando somme indebitamente percepite solo in quest’ultimo caso per oltre 12mila euro.

Giornalista
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