Reggio Calabria, morte sospetta in ospedale: chiesto supplemento di indagini

Il gip del tribunale reggino si è opposto alla richiesta di archiviazione del pm disponendo una nuova perizia sul decesso del 21enne Vincenzo Altomonte

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di Redazione
9 ottobre 2020
07:20
Il Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria
Il Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria

Il gip del tribunale di Reggio Calabria si è opposto alla richiesta di archiviazione delle indagini sulla morte di un giovane reggino. Si tratta del 21enne Vincenzo Altomonte, deceduto nel reparto di rianimazione del Gom il 20 febbraio scorso. Alla fine delle indagini la procura della città dello stretto aveva chiesto l'archiviazione, alla quale però il giudice per le indagini preliminari si è opposto disponendo una integrazione di indagini.

 


Contro l'archiviazione si erano espressi i legali dei gentori, gli avvocati Domenico Infantino e Antonio Camera, e Francesco Altomonte difeso dall'avvocato Luca Barillà del Foro di Reggio Calabria. Questi sporsero denuncia il giorno la morte ai carabinieri di Reggio Calabria. In seguito, vennero sottoposti a sequestro giudiziario tutta la documentazione medico-sanitaria e la salma del giovane. Da lì in poi, seguirono gli accertamenti, l'autopsia e la redazione della consulenza medico-legale dei periti della procura reggina i quali non riscontrarono alcun tipo di responsabilità medica dei soggetti indagati, ossia di alcuni medici dell'ospedale Morelli, del 118 e del medico condotto di Vincenzo.

 

Preso atto dell'esito delle perizie, il pubblico ministero reggino ha avanzato una richiesta di archiviazione, la quale è stata oggetto di opposizione da parte legali della famiglia. Il primo ottobre scorso, è stata discussa davanti al gip di Reggio Calabria l'opposizione alla richiesta di archiviazione e il 5 ottobre, a scioglimento della riserva, il giudice ha rigettato la richiesta del pm di archiviazione accogliendo invece interamente le richieste delle difese delle parti offese, disponendo una articolata e complessa integrazione delle indagini da svolgersi entro 90 giorni.

 

All'inizio del febbraio scorso, il 21enne Vincenzo Altomonte aveva iniziato ad accusare febbre alta e una forte tosse. Nonostante le cure prescritte dal medico di base e un controllo da parte del 118, le condizioni del giovane erano andate via via peggiorando tanto da costringere al ricovero in ospedale. Nonostante il ricovero il giovane è deceduto dopo qualche giorno nel reparto di rianimazione del Grande ospedale metropolitano. Nei prossimi 90 giorni tutta la documentazione sanitaria sarà sottoposta a vaglio da parte dei periti nominati del tribunale per carpire se la morte di Vincenzo Altomonte poteva essere evitata. 

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