Reggio Calabria, negata la piazza per raccolta firme su eutanasia: Cappato denuncia e il Comune replica

Il caso era nato dal tweet del rappresentante dell’associazione Luca Coscioni. Ma l'Amministrazione reggina sostiene che chiedevano l’emiciclo dinanzi alla chiesa: «Autorizzati, ma non in quel luogo»

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di Gabriella Lax
17 luglio 2021
19:39
L’assessora alle attività produttive di Reggio Calabria Irene Calabrò e nel riquadro Cappato
L’assessora alle attività produttive di Reggio Calabria Irene Calabrò e nel riquadro Cappato

Nessun caso Cappato a Reggio Calabria e nessun divieto di raccolta di firme per il referendum sull’eutanasia legale che l’associazione “Luca Coscioni” sta portando avanti nel Paese e che ha già superato le 100mila firme.

La vicenda

Il caso era nato dal Tweet di Marco Cappato che aveva postato la risposta del Comune di Reggio Calabria, alla richiesta di poter raccogliere le firme a piazza San Giorgio ossia “Tratta argomenti antitetici ai dogmi religiosi” risalente al 30 giugno 2021. Motivazione per la quale il tavolino di raccolta non era stato autorizzato. Da qui l’ira di Cappato che si diceva pronto, il 28 luglio prossimo, ad arrivare nella città dello Stretto a presentare il referendum con o senza autorizzazione.


Le spiegazioni dell'assessora Calabrò

I gazebo di raccolta invece si sono fatti e si faranno a luglio ed anche ad agosto se necessario. A spiegare l’accaduto l’assessora che, in primis, sottolinea di essere una delle autenticatrici del referendum e che con i promotori ha avuto successivi contatti. «In merito alle dichiarazioni pubbliche dell'onorevole Marco Cappato si intende precisare che la lettera firmata da due dipendenti dello Sportello Unico Attività Produttive del Comune di Reggio Calabria, in risposta alla richiesta del locale Comitato per il referendum e dell'Associazione Luca Coscioni, risulta assolutamente impropria e non rappresenta in alcun modo la posizione ufficiale dell'Amministrazione comunale».

La pec del settore di risposta era interlocutoria «voleva solo comunicare che lo spazio scelto era di pertinenza della chiesa e che, in quanto tale, non poteva essere concesso dal Comune. È stato quindi concordato un altro spazio - afferma l’assessore – se le date scelte ossia 11, 18 e 25 luglio risulteranno insufficienti la raccolta di firme sarà».
A riprova di ciò il testo di una mail, inviata dall’assessore Calabrò nella quale, la stessa scrive «Con riferimento alla richiesta formulata dal comitato promotore gli uffici e vista la necessità di avviare la campagna nazionale di raccolta firme per la promozione del referendum a favore dell'eutanasia legale si chiede di poter autorizzare per il prossimo fine settimana l'occupazione del suolo con gazebo 3 × 3 in piazza Camagna per definire ulteriori dettagli della richiesta si chiede la disponibilità del referente che ci legge per conoscenza ad un incontro presso il settore sviluppo economico per martedì 13 luglio ore 10». È stato dunque concordato «un calendario di date nelle quali effettuare le iniziative di raccolta firme nei luoghi richiesti. Iniziative che si sono effettivamente già tenute nella prima metà del mese di luglio e che continueranno a tenersi nei giorni concordati anche nelle prossime settimane. Se necessario, d'accordo con i richiedenti, lo Sportello Unico aumenterà ulteriormente il numero di date a disposizione del Comitato, garantendo il suo diritto di tenere la raccolta firme nei giorni e nelle modalità che riterranno più opportuni».

E poi aggiunge «C’è ampia disponibilità da parte dell’amministrazione», ribadisce l’assessore che fa parte della giunta Falcomatà è autenticatrice delle firme «quindi non c’è alcun tipo di boicottaggio, anzi abbiamo fatto di libertà e di riformismo i nostri principi cardine. Ampia disponibilità da parte nostra, contatterò Cappato per spiegare quello che è accaduto. Fermo restando che è da escludere alcun tipo di boicottaggio noi non abbiamo mai messo in discussione dal punto di vista politico principi o temi che riguardano la libertà personale».

In chiusura Calabrò riferisce di avere «già sentito telefonicamente l'Onorevole Marco Cappato, chiarendo il disguido creato dalla risposta degli uffici comunali, illustrando i provvedimenti assunti dall'Amministrazione comunale e concordando con lui una visita a Palazzo San Giorgio, sede del Municipio reggino, che si terrà il prossimo 28 luglio».

Giornalista
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