Dopo il TAR anche il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato da Alleanza Verdi Sinistra tramite gli avvocati Giuliano Saitta e Andrea Giuseppe Daqua contro l’esclusione di Mimmo Lucano dalle liste elettorali per le Regionali del 5-6 ottobre.

Per l’ultimo grado della giustizia amministrativa è legittima l’esclusione dalla competizione elettorale dell’europarlamentare condannato ad una pena superiore a sei mesi per falso ideologico, nella qualità di sindaco, in occasione della attestazione dei controlli di spesa concernente i rimborsi da liquidare per la gestione di diversi progetti di accoglienza migranti.

“Ad un attento esame del provvedimento di esclusione impugnato - si legge nella sentenza - si evince al contrario come l'Ufficio Elettorale abbia evidenziato sufficientemente che: «nel caso in esame si è in presenza di un reato già avente "come elemento costitutivo la commissione ad opera di un pubblico ufficiale ..." e quindi implicante "un abuso dei poteri o una violazione dei doveri inerenti alla pubblica funzione...". Ed ancora come non possa "sussistere dubbio alcuno sulla circostanza che il delitto di falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale ... violi le regole di imparzialità e trasparenza che presidiano il buon andamento della P.A., integrando l'abuso dei poteri e la violazione dei doveri di cui alla lettera d dell'art. 7 legge Severino".