Coronavirus, Spirlì: «Scuole chiuse in tutta la Calabria? Non è da escludere»

Il presidente facente funzioni della Regione ha anche preannunciato che questa sera firmerà un’ordinanza per «arruolare ulteriore personale sanitario». E sulla zona rossa: «Decisa dai numeretti della tombola»

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di Redazione
13 novembre 2020
19:19
Nino Spirlì, presidente facente funzioni della Regione
Nino Spirlì, presidente facente funzioni della Regione

«Non è detto che nelle prossime ore non possa decidere di chiudere le scuole, nonostante quello che dice il ministro competente». Lo ha detto il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, intervenendo a Sky Tg24 e sottolineando che questo provvedimento è stato già adottato da diversi sindaci. Il governatore ha anche preannunciato che questa sera firmerà un’ordinanza per «arruolare ulteriore personale sanitario».

I posti letto Covid

In merito alla situazione dei posti letto per persone con coronavirus ha poi affermato: «Aggiornato al 12 novembre noi abbiamo 56 posti Covid in terapia intensiva e non Covid ne abbiamo 89. Aggiungo che in queste ore c’è una disponibilità ad attivarne altri 16. Ci sono, infatti, già dei posti negli Hub che possono essere subito attivi nel momento in cui ve ne fosse la necessità».


La zona rossa in Calabria

In merito all’emergenza nella nostra regione, Spirlì ha poi chiarito: «Nel momento in cui è stato deciso che la Calabria fosse zona rossa è stato deciso dai numeretti della tombola, da questo algoritmo che stabilisce in maniera sterile e anche molto disinformata che cosa bisogna fare delle vite umane. Ho chiarito più di una volta che per decidere delle vite umane bisogna che ci siano dei politici che si assumono delle responsabilità, altrimenti cose ce ne facciamo di un Governo regionale e un governo nazionale se poi dobbiamo decidere con i numeretti della tombola?».

 

«Ha senso chiudere tutta la Regione se abbiamo tanti piccoli Comuni ben distanziati? Ho chiuso i Comuni dove c’erano un buon numero di contagiati ma avevo lasciati aperti i Comuni che potevano continuare a lavorare. Bisogna stabilire con buon senso ciò che va chiuso e ciò che in questo momento non c’è necessità che si chiuda».

«Asp hanno fondi per personale ma non spendono»

Sui ritardi nella gestione dell’emergenza pandemica, il governatore ff indica responsabilità esterne alla Regione Calabria e riconducibili al commissario ad acta e alle stesse Asp: «Lo scorso mese di marzo – fa presente Spirlì- la Regione Calabria ha messo a disposizione delle Aziende sanitarie provinciali 18 milioni di euro per l’arruolamento del personale sanitario, ad oggi ne sono stati spesi solo 7,7 milioni».   

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