Nelle contrade collinari non arriva una goccia d'acqua. I cittadini chiedono l'intervento della Protezione civile
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Senza una goccia d’acqua da quattro giorni e senza uno straccio di spiegazione o di assistenza da parte delle istituzioni. I cittadini delle contrade Sant’Agostino e Saporito di Rende sono esasperati: già da venerdì scorso il prezioso liquido ha iniziato a scarseggiare, a scorrere a singhiozzo, costringendo le famiglie a ricorrere a cassoni ed autoclavi.
Riserve esaurite
Adesso che anche le riserve sono terminate e l’erogazione è interrotta, i disagi sono notevoli, al limite dell’emergenza sanitaria. Nelle ultime ore hanno assistito al solito rimpallo di responsabilità: la Sorical, secondo quanto riferiscono le famiglie interessate, sostiene che la diminuzione della portata, legata ad una generale riduzione delle sorgenti adduttrici, non dovrebbe pregiudicare la fornitura nelle case, attribuendo la responsabilità alla Società Acque Potabili.
Portata in diminuzione
Ma la Acque Potabili, appaltatrice della gestione sulle condutture poste all’interno dei confini comunali, attribuisce il problema proprio ad un abbassamento della pressione in arrivo sulle condotte dell’Abatemarco. Nel frattempo l’acqua continua a non arrivare nelle contrade collinari e nelle prossime ore potrebbe essere necessario l’invio di un’autobotte della protezione civile. «Nelle varie abitazioni - affermano i cittadini alle prese con il disagio - vi sono bambini e persone anziane. Molti sono costretti a rifornirsi d'acqua salendo pesanti bidoni fino al terzo piano senza ascensore. Non è dignitoso ed in questo particolare e storico periodo pandemico, è anche pericoloso».