Il Riesame si è pronunciato: confermato l'obbligo di dimora per Oliverio

Nessuna revoca della misura cautelare per il presidente della Regione coinvolto nell’inchiesta Lande desolate e indagato per abuso d'ufficio e corruzione

di Redazione
28 dicembre 2018
12:47
Mario Oliverio
Mario Oliverio

Il Tribunale della Libertà si è pronunciato. Confermato l’obbligo di dimora a San Giovanni in Fiore per il presidente della Regione, Mario Oliverio coinvolto nell’inchiesta Lande desolate, coordinata dalla Procura di Catanzaro retta da Nicola Gratteri. Il governatore, indagato per abuso d'ufficio, nella giornata di ieri è stato raggiunto da un nuovo avviso di garanzia con una nuova accusa, quella di corruzione. Dunque due i filoni d’indagine apertisebbene resti medesimo lo scenario, quello dell’appalto per la costruzione dell’impianto sciistico di Lorica, affidato all’imprenditore Giorgio Barbieri, ritenuto dagli inquirenti vicino alla cosca Muto e che avrebbe beneficiato di risorse pubbliche non dovute assicurando in cambio il rallentamento del cantiere di piazza Bilotti a Cosenza.

 


Intanto è in corso l'udienza preliminare sull’inchiesta di Calabria Verde per decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura del capoluogo nei confronti del presidente della Regione, Mario Oliverio, del sindaco di Acquaro Giuseppe Barilaro, 39 anni (già presidente del Consiglio provinciale di Vibo Valentia), dell’attuale presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, 64 anni, di Aiello Calabro, in qualità di “capostruttura del presidente” Oliverio, di Michele Trematerra, 54 anni, di Acri, all’epoca dei fatti assessore regionale all’Agricoltura ed alla Forestazione con il centrodestra, di Franca Arlia, 67 anni, di Paola, dirigente di Calabria Verde, di Paolo Furgiuele, 59 anni, di Amantea, ex direttore generale di Calabria Verde, ente strumentale della Regione Calabria.

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