Rinascita Scott: in Corte d’Assise omicidi, lupare bianche e sequestri di persona

Davanti ai giudici di Catanzaro si ricostruiscono gli agguati decisi dai Bonavota contro i Cracolici, dai clan Accorinti e Razionale contro i Soriano e dalla cosca Lo Bianco per punire un affiliato ritenuto omosessuale

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di G. B.
10 febbraio 2021
19:32
Il tribunale di Catanzaro
Il tribunale di Catanzaro

Si è riservata di decidere la Corte d’Assise di Catanzaro dinanzi alla quale si è oggi tenuta la prima udienza del processo Rinascita-Scott per il troncone con il quale sono contestati cinque omicidi e due sequestri di persona. Diverse le eccezioni preliminari sollevate dai difensori degli imputati, ad iniziare dall’avvocato Francesco Sabatino che assiste Giuseppe Accorinti, ritenuto il boss di Zungri, in ordine all’interrogatorio di garanzia, mentre le altre eccezioni attengono alla paventata “genericità” – secondo i difensori – dei capi di imputazione. Questioni che la Corte scioglierà il 24 marzo prossimo.

Dinanzi alla Corte d’Assise di Catanzaro, gli omicidi di Alfredo Cracolici e Giovanni Furlano avvenuti il 9 febbraio 2002 a Vallelonga, la scomparsa per lupara bianca di Filippo Gangitano, sparito da Vibo Valentia nel gennaio 2002, e le lupare bianche ai danni di Roberto Soriano e Antonio Lo Giudice, uccisi il 6 agosto 1996. Fatti di sangue diversi ma che verranno trattati in un unico processo. Davanti alla Corte d’Assise anche due sequestri persona a scopo di estorsione.

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Giornalista
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