Rogliano, l'ospedale centro Covid dell'area nord della Calabria: disponibili altri 20 posti letti

VIDEO-INTERVISTA | Si aggiungerenno ai 24 già disponibili, di cui una parte di sub-intensiva. Il sindaco Altomare: «Struttura fondamentale per il territorio»

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di Salvatore Bruno
14 aprile 2021
13:11
Una delle stanze dell’hospice di Rogliano destinate ad accogliere pazienti Covid
Una delle stanze dell’hospice di Rogliano destinate ad accogliere pazienti Covid

Al Santa Barbara di Rogliano gli ambienti sono quasi completamente allestiti e pronti per ospitare altri pazienti Covid nel reparto originariamente destinato alle funzioni di hospice per le cure palliative.

Altri venti posti letto

In questo plesso sono disponibili due piani per un totale di almeno 20 postazioni sistemate in camere doppie con bagno privato, tv, aria condizionata. Il presidio ospedaliero sta supportando l'Annunziata fin dall'inizio dell'emergenza pandemica. Gli originari 14 posti letto sono stati recentemente ampliati fino a 24, di cui oggi, il dato è aggiornato a mezzogiorno, 21 occupati.


Cercasi personale

La carenza di personale, a cui si sta cercando di porre rimedio, avrebbe fin qui impedito l'utilizzo di questo spazio che a breve sarà attrezzato anche di ventilatori per la respirazione. Si pensa di destinare uno dei due piani a terapie sub intensive con un mezzo di soccorso disponibile h24 per il trasporto immediato in rianimazione in caso di necessità.

L'annuncio di Spirlì

Indicato dal presidente facente funzioni della Regione Nino Spirlì come centro Covid di riferimento per l'area nord della Calabria, a mergine della riunione dell'Unità di crisi del 13 aprile scorso, il Santa Barbara riacquista dunque centralità. Quando passerà, si spera presto, questa drammatica ondata di coronavirus, i reparti non saranno smantellati, così da poter tornare disponibili immediatamente in caso di un nuovo picco di ricoveri.

Punto di riferimento anche nel futuro

Dotato di un blocco operatorio di recente installazione, potrà rappresentare un punto di riferimento anche dopo l'emergenza. «Per 35 anni ha svolto un ruolo di supporto fondamentale nell'ambito della rete ospedaliera. Vigileremo affinché dopo la pandemia continui a restare al servizio del territorio» sottolinea il sindaco della cittadina del Savuto, Giovanni Altomare.

Giornalista
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