Il caso

Salma dimenticata nell’obitorio dell’ospedale di Cetraro, il sindaco Cennamo: «Sono sconcertato»

Il primo cittadino interviene sui suoi canali social e ammette di essere già a conoscenza della drammatica situazione. Si tratta di una donna originaria della provincia di Salerno ma residente a Diamante

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di Francesca  Lagatta
18 settembre 2022
14:27
Ermanno Cennamo
Ermanno Cennamo

La vicenda della salma dimenticata da quasi un anno all'obitorio dell'ospedale di Cetraro, raccontata questa mattina dal nostro giornale, ha comprensibilmente suscitato un vespaio di polemiche. Tra coloro che sono intervenuti, c'è Ermanno Cennano, sindaco di Cetraro, che ammette di conoscere la drammatica vicenda e promette di sollecitare gli uffici preposti. 

«Domani mattina - scrive sulla sua pagina Facebook - chiederò al responsabile dell’ufficio Politiche Sociali ed alla Polizia Locale dell’ente di relazionare su questa terribile vicenda che purtroppo conosco da tempo. Sono sconcertato e sono certo che il collega sindaco di Diamante (Ernesto Magorno, nd) saprà riservare una degna sepoltura a questa donna. Non servono altre parole». La storia ha per protagonista R.D.A., una donna di origini salernitane ma residente a Diamante, deceduta nell'ottobre del 2021 nel reparto di Medicina del nosocomio Iannelli. La sua salma giace da allora in una cella frigorifero dell'obitorio, senza che nessuna l'abbia rivendicata o abbia pensato di darle una degna sepoltura.


Niente funerali da un anno

Secondo fonti accreditate, la direzione sanitaria dell'ospedale Gino Iannelli avrebbe scritto più volte agli uffici del Comune di Diamante per metterli al corrente della drammatica situazione, ma ad oggi la donna, 58 anni al momento del decesso, non ha ancora ricevuto l'ultimo, dignitoso saluto. Da quanto si apprende, qualche tempo addietro si era verificata una situazione analoga e in quelle circostanze fu il Comune di Cetraro ad accollarsi le spese e a provvedere ai funerali. In quel caso, però, l'uomo deceduto in ospedale, originario di un paesino del Cosentino, non aveva alcuna residenza. La salma lasciata nell'obitorio da undici mesi, invece, appartiene a una donna residente nella città dei murales. Sarebbe, dunque, proprio la comunità del sindaco senatore Ernesto Magorno a doversi fare carico della situazione.

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