La nuova stazione intitolata al brigadiere Marino ucciso nel ‘90 in un agguato di ‘ndrangheta. Presenti anche Roberto Occhiuto e Wanda Ferro, il ministro Crosetto assente per motivi istituzionali. Il sottosegretario alla Presidente del Consiglio in visita anche a Rosarno per verificare l’avanzamento dei progetti previsti dal Piano periferie sul modello Caivano
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
A San Ferdinando, nel Reggino, è stata inaugurata la nuova caserma dei carabinieri intitolata al brigadiere Antonino Marino, ucciso il 9 settembre 1990 in un agguato di 'ndrangheta. Alla cerimonia erano presenti il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, il comandante generale dell'Arma Salvatore Luongo, il commissario straordinario di Governo Fabio Ciciliano, la prefetta di Reggio Calabria Clara Vaccaro, il presidente della Regione Roberto Occhiuto, la sottosegretaria all'Interno Wanda Ferro, il sindaco Gianluca Gaetano, il procuratore distrettuale f.f. Giuseppe Lombardo, il questore Salvatore Larosa, il comandante provinciale dei carabinieri Cesario Totaro.
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, assente per motivi istituzionali, in un messaggio ha ricordato il sacrificio del brigadiere Marino, «uomo che ha vissuto la divisa come una missione contrastando con coraggio la criminalità organizzata, compiendo una battaglia di civiltà che ha portato avanti fino all'estremo sacrificio». Crosetto, infine, ha rivolto a Vittoria Marino e ai figli Francesco e Antonino, «parole che nascono dal cuore», ringraziandoli «per essere riusciti a trasformare il dolore in una forza immensa».
«È partita oggi da San Ferdinando e da Rosarno una sorta di fase due di quello che il governo intende fare nei confronti delle aree disagiate del territorio nazionale», un progetto «iniziato nel settembre del 2023 su iniziativa del governo a Caivano e avendo raggiunto risultati importanti in quell'area oggi viene trasferito in altri 8 territori individuati come particolarmente necessitanti», ha detto durate la cerimonia il sottosegretario Mantovano.
Mantovano ha poi incontrato in municipio le autorità per una verifica operativa dei progetti messi a punto e quindi si è spostato a Rosarno per una riunione nella sede del Comune con il sindaco Pasquale Cutrì e i diversi rappresentanti regionali e nazionali sulla realizzazione delle iniziative definite per la stessa Rosarno.
«È interessante e non casuale - ha aggiunto - che oggi si inaugura la nuova stazione dei carabinieri e quindi c'è l'aspetto dello Stato di prossimità, di tutela del rispetto della legge e della comunità. Ma al tempo stesso ci sono interventi di grande solidarietà sociale». Mantovano ha ricordato che a Ferdinando «verranno realizzati degli alloggi dignitosi per i migranti che lavorano in questo territorio e verranno realizzati degli alloggi anche per la popolazione di San Ferdinando come di Rosarno, oltre a impianti sportivi per i bambini e gli adolescenti e i giovani, perché lo sport è la migliore alternativa alle piazze di spaccio».
«Interventi - ha aggiunto - non calati dall'alto ma coordinati con le autorità del territorio a cominciare dai sindaci. Per noi è importante non soltanto la repressione della criminalità ma anche l'offerta di alternative alle piazze di spaccio che devono essere sostituite dalle piazze dell'atletica, dello sport vero per il riscatto dei giovani. È bello che questo lavoro veda tutte le istituzioni riunite attorno alla divisa dei carabinieri e di chi questa divisa continuerà a portare con onore nella piazza di San Ferdinando e nel territorio circostante. Consentitemi perciò di fare un augurio particolare ai carabinieri che qui opereranno e alla popolazione che fruirà del loro servizio. Le due cose si tengono strettamente. Un carabiniere come qualsiasi appartenente alle forze di polizia, lavora bene se c'è il sostegno, l'appoggio, ciascuno per la sua parte e senza sostituzione di ruoli, della popolazione».