Incendio a San Ferdinando: «Qui la moderna schiavitù del nostro Paese»

Il Coordinamento lavoratori agricoli Usb esprime vicinanza alla famiglia del giovane migrante morto nel rogo e annuncia il prosieguo della mobilitazione

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2 dicembre 2018
18:15
L’incendio a San Ferdinando
L’incendio a San Ferdinando

In una nota inviata alla stampa il Coordinamento lavoratori agricoli Usb esprime vicinanza e cordoglio ai parenti e familiari di Suruwa Jaiteh per l'ennesima tragedia alla tendopoli di San Ferdinando.  Il giovane è deceduto in un incendio nella baraccopoli.

«Suruwa – scrive il Coordinamento - è morto proprio nella giornata in cui le Nazioni Unite celebrano l’abolizione della schiavitù e dello sfruttamento. Nonostante sia stata abolita per legge, la schiavitù continua ad esistere e assume nuove forme: i braccianti e le braccianti rappresentano la moderna schiavitù nel nostro Paese». Al centro del contributo del sodalizio, le condizioni in cui vivono i migranti: «Non possiamo accettare ancora soluzioni di emergenza, nuove tende e nuovi ghetti: vogliamo soluzioni strutturali per un problema che si continua ad affrontare con logiche approssimative ed emergenziali. Ribadiremo le nostre proposte al governatore Oliverio nel corso dell'incontro programmato per lunedì 10 dicembre. Intanto va avanti la nostra mobilitazione per quei diritti salariali e sociali negati».


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