Sanità Calabria, Amalia Bruni: «Nomina Occhiuto commissario rischia di essere soluzione inadeguata»
La leader di opposizione in Consiglio regionale: «Qui ci vuole una squadra di altissimo livello e con ampi poteri per venir fuori da questa tragedia. Altrimenti continueremo a contare i morti ogni giorno»

«Altro che commissario, qui ci vuole una squadra di altissimo livello e con ampi poteri per venir fuori da questa tragedia. Altrimenti continueremo a contare i morti ogni giorno»
Esce fuori dal coro dei commenti positivi, Amalia Bruni, leader dell’opposizione di centrosinistra in Consiglio regionale, secondo cui la nomina di Occhiuto a commissario «rischia di essere una soluzione inadeguata».
Per la scienziata lametina occorre infatti aprire un tavolo nazionale con il Ministero delle Finanze e con quello della Sanità e predisporre misure eccezionali per far fronte a una situazione drammatica: «In Calabria si continua a morire perché spesso le ambulanze camminano senza medici a bordo, negli ultimi tempi abbiamo perso oltre 5mila operatori sanitari e mancano risorse e mezzi, a fronte di un debito che dodici anni di commissariamento non sono stati in grado di quantizzare. Quindi, con tutto il rispetto per il Governatore Occhiuto, non è un’impresa da un uomo solo al comando, c'è bisogno dell’impegno di tutti».
Da qui l’auspicio che è anche un imperativo: «Abbiamo bisogno di norme straordinarie, di leggi ad hoc per fronteggiate un’emergenza senza eguali, dobbiamo chiedere aiuto al Governo aprendo un tavolo di confronto, immediatamente, domani mattina stesso».
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