Sant’Anna Hospital, gli ex dipendenti contro la clinica privata per stipendi e tfr non liquidati

VIDEO | Una ventina di infermieri ha adito le vie legali per ottenere stipendi e tfr. Intanto la struttura prova a rialzarsi, riattivati i ricoveri in Emodinamica e Chirurgia Toracica

di Luana  Costa
9 novembre 2021
13:51

Naviga ancora nei marosi del contenzioso il Sant'Anna Hospital, clinica privata catanzarese che dopo aver seppellito l'ascia di guerra con l'azienda sanitaria provinciale si appresta ora a riprendere le attività assistenziali sospese a seguito della revoca del pignoramento di 17 milioni e mezzo. Lo scongelamento dei conti correnti della clinica ha però dato la stura ad una ventina di ex dipendenti che hanno azionato una serie di decreti ingiuntivi per recuperare importi del valore di circa 140mila euro per stipendi e trattamenti di fine rapporto non ancora liquidati.

Il licenziamento e i crediti pendenti

Si tratta per la maggior parte di ex infermieri che - messi in cassa integrazione covid durante il blocco delle attività assistenziali - hanno partecipato alle manifestazioni pubbliche indette dalle aziende sanitarie e ospedaliere e sono stati chiamati a ricoprire incarichi nei reparti covid: «Erano in fondo integrativo straordinario - spiega Vittorio Sacco, responsabile Pubblico Impiego Usb Calabria - quindi nei fatti non lavoravano più per la struttura che all'epoca aveva bloccato i ricoveri ma sono stati chiamati nelle Asp durante la seconda ondata pandemica».


I decreti ingiuntivi

Da almeno sei mesi, tuttavia, attendono la liquidazione degli stipendi e dei trattamenti di fine rapporto ed hanno adito le vie legali azionando una serie di decreti ingiuntivi per ottenere le somme: «Poiché adesso il Sant'Anna ha ottenuto lo sblocco dei conti correnti - prosegue il sindacalista - chiediamo la liquidazione di queste spettanze». Piove una nuova tegola per la clinica privata che solo da pochi giorni ha riattivato i ricoveri in Emodinamica e Chirurgia Toracica, dopo la liquidazione da parte dell'Asp di somme dovute. Si tratta di un milione e mezzo di euro, importo trattenuto dall'Asp per un pignoramento azionato da una fornitrice, e di 900mila euro per le prestazioni erogate a luglio e ad agosto del 2021.

Sul tavolo il 2020

Resta ancora da liquidare il valore del contratto 2020 - circa 28 milioni di euro - su cui pende un giudizio dinnanzi ai giudici amministrativi. Lunedì tuttavia il Sant'Anna si prepara a riprendere anche gli interventi di Cardiochirurgia e a fine novembre spera di poter avviare tutte le attività a pieno regime.

Giornalista
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