Santa Maria del Cedro, sgomberi e demolizioni nelle ex aree demaniali

Lo sgombero e il ritorno nella disponibilità del Comune riguarda una porzione di territorio di circa 40mila metri quadrati su cui sorgono cinque strutture ricettive. Il primo passo sarà abbattere un muro sul lungomare

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di Francesca  Lagatta
16 ottobre 2018
15:39

Le aree demaniali illecitamente occupate per anni nella zona del lungomare di Santa Maria del Cedro, saranno ben presto sgomberate. Dapprima lo ha stabilito una sentenza del Consiglio di Stato, la n. 605/2018 pubblicata il 29 gennaio scorso, secondo cui il provvedimento di sgombero emesso dal sindaco di Santa Maria del Cedro è valido e pertanto deve diventare esecutivo. Nell'iter processuale del massimo tribunale amministrativo italiano, l'ente comunale è stato assistito dall'avvocato Giancarlo Gentile del foro di Cosenza.

Successivamente la teoria dell'occupazione illecita è stata confermata più volte dalla Procura di Paola, la quale solo recentemente, e in modo definitivo, ha riconsegnato quei luoghi ai cittadini.


A tutt'oggi però lo sgombero non è avvenuto, nonostante le aree oggetto di contesa siano state raggiunte già tempo addietro da decreti di sequestro e di demolizioni

 

Il decreto definitivo di trasferimento

Lo sgombero avverrà comunque nel più breve tempo possibile. Le formalità burocratiche prevedono che il procedimento potrà diventerà esecutivo nel momento in cui la Procura della Repubblica di Paola emetterà un decreto definitivo di trasferimento dei beni.

Si tratta di un'aera complessiva di circa 40mila mq, che interessa cinque diverse strutture ricettive della cittadina. Le aree sono così suddivise: 19mila riguardano aree demaniali marittime, ossia le aree di proprietà dello Stato; circa 20mila sono aree patrimoniali, cioè beni mobili o immobili che a seconda della tipologia, disponibili o indisponibili, si possono catalogare in beni pubblici o di proprietà di un ente pubblico.

In queste zone, dettagliatamente specificate negli atti, negli anni sono state realizzate diverse opere che hanno contribuito alla nascita di bar o campetti da tennis, mentre altre aree sono state utilizzate semplicemente come deposito di materiali.

Tra le opere abusive spicca anche la costruzione di un muro che da oltre 3 anni impedisce la realizzazione del quarto tratto di lungomare, già finanziato con centinaia di migliaia di euro dalla Regione Calabria. 

La demolizione del muro che blocca il lungomare

Se per lo sgombero non si conosce ancora la data precisa, per l'abbattimento del muro che divide il primo e il secondo tratto del lungomare di Santa Maria del Cedro, la data è quella del prossimo 22 ottobre. L'autorizzazione è arrivata tre giorni fa tramite pec dalla Procura di Catanzaro. 

Il primo cittadino Ugo Vetere ha annunciato che quel giorno si recherà sul posto insieme alle forze dell'ordine per assistere alla distruzione della recinzione in cemento armato. 

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