Scalea, l'opposizione: «Ai bisognosi le case confiscate alla mafia»

VIDEO | La proposta arriva da Achille Tenuta, capogruppo consiliare del movimento "Pensiamo a Scalea". I beni sottratti alla criminalità sarebbero una quarantina

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di Francesca  Lagatta
15 dicembre 2018
14:31

Assegnare le case confiscate alla mafia alle persone che non possono permettersi di pagare un affitto suggerito dai prezzi di mercato, mediante apposito bando. È questa, in sostanza, l'idea di Achille Tenuta, capogruppo consiliare del movimento "Pensiamo a Scalea". Tenuta, che è anche presidente del consiglio comunale, lo ha reso noto nei giorni scorsi pubblicando il testo di una interrogazione a risposta orale che ha inoltrato al sindaco Gennaro Licursi per chiedere interventi immediati e far fronte alla persistente emergenza abitativa della città.

Il documento mostra nei dettagli come ci sia la concreta possibilità di ridare dignità a tante famiglie vessate dalla grave crisi economica, raggiunte negli ultimi mesi da provvedimento di sfratto. Difatti, non ci sono solo le case sottratte alla mafia, una quarantina di appartamenti in tutto, ma anche decine di case Aterp inabitate, benché qualcuna abbia necessità di essere ristrutturata.  


Il testo integrale dell'interrogazione

«Il sottoscritto Consigliere Comunale e Presidente del Consiglio, premesso che la popolazione meno abbiente di Scalea vive con drammaticità il problema dell’alloggio familiare; che i canoni di mercato sono insostenibili per famiglie dove nessuno gode del necessario reddito; che a riprova di tale emergenza è stato costituito il Comitato “Case al Popolo”, che ha già interpellato la S.V., nonché da ultimo anche il sottoscritto Presidente del Consiglio; che è estremamente necessario un deciso e concreto intervento, affinché siano assegnati gli alloggi Aterp disponibili (il Comitato ne ha, allo stato, individuati tredici non utilizzati, oltre quelli ubicati nel palazzo Palamolla) sulla base della graduatoria permanente esistente nelle more di quella che dovrà essere approvata (manca anche quella provvisoria); che il Comune di Scalea è assegnatario di una quarantina di immobili confiscati alla criminalità, che ben potrebbero essere destinati alla soluzione del grave problema abitativo con indubbi aspetti sociali (si potrebbe predisporre una graduatoria ad hoc o farne una nuova ed unica in base alle disposizioni contenute nella legge regionale vigente) ; chiede di conoscere le iniziative che, dopo tanti anni di vana attesa, la sua Amministrazione ha finora adottato ed intende nell’immediato adottare per risolvere la problematica evidenziata in premessa».

La nascita del comitato

A ispirare l'idea di Achille Tenuta è stata la nascita di un comitato, "Case al popolo", formato prevalentemente da persone che chiedono di avere un alloggio, anche se, viste le finalità, continua quotidianamente ad ottenere adesioni e consensi anche da chi una casa ce l'ha già.

Un atteso consiglio comunale

Il prossimo consiglio comunale, previsto per il prossimo 21 dicembre, prevede tra i punti all'ordine del giorno proprio la questione dell'emergenza abitativa. Grazie all'interrogazione di Tenuta, il sindaco Licursi e la sua amministrazione saranno tenuti a prendere posizione in merito alla vicenda, anche se già da tempo hanno mostrato interesse, avviando il censimento delle case.  

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