Scuola a Lamezia Terme, il M5s contro il Comune: «Tentativi di sabotare la riapertura»

I pentastellati locali bacchettano l'amministrazione. Che non avrebbe avanzato richieste per accedere ai fondi governativi. Il deputato D'Ippolito: «Ripartenza è priorità». La replica del Comune: «Ottenuti 400mila euro»

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di Redazione
24 agosto 2020
11:36
Il deputato del M5s Giuseppe D’Ippolito
Il deputato del M5s Giuseppe D’Ippolito

«Il comune di Lamezia Terme sta perdendo importanti finanziamenti, necessari per la riapertura delle scuole cittadine». È quanto riferiscono il deputato Giuseppe d'Ippolito del M5s e gli attivisti locali del movimento.

 


«La preoccupazione nasce dal fatto – è scritto in una nota – che l'amministrazione di palazzo Maddame non figura nelle graduatorie del ministero della Istruzione, a termini scaduti, tra quelle che hanno chiesto e ricevuto quota parte dei 330 milioni di euro destinati dallo Stato all'adeguamento e adattamento funzionale degli spazi e delle aule didattiche in conseguenza dell'emergenza sanitaria da Covid-19, in vista della riapertura di settembre. E questo non perché non ve ne fosse la necessità – proseguono D'Ippolito e gli attivisti – gli interventi di “edilizia leggera” (adattamento di spazi per la didattica, abbattimento di muri, ampliamento aule), sono quanto mai necessari (e utili per l'economia locale), almeno in tutti gli istituti comprensivi di Lamezia, dove, per l'età degli alunni, non è possibile, in caso d'emergenza, programmare la didattica a distanza».

 

«Per esempio: l'istituto comprensivo di S.Eufemia, secondo i dati che abbiamo visionato – continuano –, ha bisogno di altre 40 aule per 200 alunni; l'IC di Sambiase,15 aule per 244 alunni fuori; l'IC Manzoni Augruso, 14 aule con 100 alunni da sistemare; l'IC Borrello Fiorentino, 5 aule per 70 alunni; l'IC Perri Pitagora, 4 aule per 85 alunni. Non vorremmo che vi sia in atto un tentativo per sabotare la ministra Azzolina nel suo programma di riapertura delle scuole e di ripresa delle attività didattiche».

 

«Lo vedremo subito», sostiene D'Ippolito, «perché il Decreto agosto destina altri 70 milioni agli enti locali per l'affitto di spazi e per l'acquisto, il noleggio o il leasing di strutture temporanee per le attività didattiche, per garantire il distanziamento e dunque la sicurezza di studenti e personale scolastico, nonché altre risorse per le assunzioni a tempo determinato del personale necessario. Vedremo se il comune li richiederà. La riapertura delle scuole è una priorità assoluta e per questo, dai prossimi giorni, incontreremo i dirigenti scolastici, i rappresentanti dei genitori e degli studenti e i sindacati, per concordare i passi necessari».

La replica del Comune: «Ottenuti 400mila euro»

«Si evidenzia che, contrariamente a quanto in essa sostenuto, il Comune di Lamezia Terme, con nota prot. AOODGEFID/20822 del 13/07/2020, ha ricevuto dal ministero dell’Istruzione comunicazione di essere stato beneficiario del contributo finanziario di euro 400mila euro per l’esecuzione dei piccoli interventi di edilizia scolastica».

È quanto riporta una nota del Comune.

 

«Con determinazione n. 73 dell’11/08/2020 – si spiega ancora –, il dirigente del settore ha, quindi, proceduto ad affidamento di incarico mediante sistema Mepa per la redazione della progettazione esecutiva, direzione dei lavori, collaudo e sicurezza in fase di esecuzione degli interventi di adeguamento e di adattamento funzionale degli spazi e delle aule didattiche. Sorprende e genera legittima preoccupazione la circostanza che un rappresentante parlamentare del nostro territorio possa essere così disattento rispetto ad atti e provvedimenti che hanno avuto anche risalto sulle testate giornalistiche locali».

 

«Un appello, quindi – conclude la nota –, ad essere più attenti e presenti utilizzando diversamente il tempo sprecato per vanamente attaccare, con comunicati dal contenuto inveritiero, l’amministrazione comunale».

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