Riapertura scuole ancora nel caos, i sindacati: «Fondi insufficienti per reclutare più personale»

VIDEO | Difficoltà si registrano anche negli uffici scolastici provinciali relativamente all'immissione in ruolo di personale ordinario

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di Luana  Costa
2 settembre 2020
14:07

«Senza un cospicuo numero di docenti, di personale amministrativo e di collaboratori scolastici, crediamo che difficilmente la scuola possa ripartire in presenza, come noi naturalmente auspichiamo, e soprattutto in sicurezza». Così il segretario generale Uil Scuola Calabria, Paolo Pizzo. A poco più di venti giorni dal rientro in aula degli studenti, restano infatti ancora tantissimi dubbi da dissipare. Uno è certamente legato al reclutamento di nuovo personale - docente, tecnico e amministrativo - conseguente allo sdoppiamento delle aule. 

 


I fondi ministeriali

«Inizialmente alla Calabria erano state assegnate somme per 70 milioni di euro per il biennio 2020/2021 e 2021 e 2022 - spiega ancora il sindacalista - ma sono state ridotte a 34 milioni. Intanto, vogliamo capire il perchè di questa riduzione e perchè sia stata decisa una redistribuzione delle risorse anche nelle altre regioni».

 

Nuovo personale 

Si tratta di fondi destinati dal Miur direttamente agli istituti scolastici e finalizzati alla nomina di personale aggiuntivo a tempo determinato in relazione ai fabbisogni di organico. «I soldi non saranno assolutamente sufficienti - incalza il segretario regionale - e su questo tema abbiamo chiesto un incontro a livello nazionale oltre ad aver fatto degli incontri a carattere regionale».

 

Immissioni in ruolo

Caos ripartenza ma non solo per la straordinarietà della contingenza legata all'emergenza Covid: «Noi al momento registriamo difficoltà legate alla gestione dell'ordinario e mi riferisco alle immissioni in ruolo e alle assegnazioni che dovrebbero essere quelle operazioni ordinarie, utili al reclutamento di personale docente e ata già a partire dal primo di settembre e indipendentemente dal personale aggiuntivo. Sappiamo esserci difficoltà enormi in alcuni uffici scolastici provinciali, soprattutto quello di Cosenza, che è un bacino molto vasto. In questo contesto, l'assenza degli altri attori protagonisti nella gestione dell'emergenza oltre che delle fasi ordinarie come il settore dei trasporti e della sanità consentirà una ripartenza regolare».

Giornalista
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