Sei quintali di marijuana sequestrati a Pizzo: la finanza arresta cinque persone

VIDEO E NOMI | La sostanza stupefacente rinvenuta all’interno di un’azienda autorizzata alla coltivazione della canapa aveva un livello di Thc superiore al limite consentito

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di Redazione
3 settembre 2020
15:15

Sei quintali di marijuana già essiccata e pronta all’uso, 5.200 piantine di canapa e cinque arresti. Colpo grosso della guardia di finanza di Vibo Valentia che, nella giornata di oggi, ha portato a termine un'importante operazione antidroga. Gli indagati arrestati sono Angelo Oppedisano, 47 anni di Rosarno; Filippo Fazzalari, 51 anni di Taurianova; Giuseppe Santacroce, 61 anni di Filadelfia; Andrea Antonio Santacroce, 27 anni di Filadelfia; Antonio Santacroce, 35 anni di Filadelfia.

I finanziari del Gruppo di Vibo Valentia, infatti, hanno eseguito, questa mattina, un posto di blocco nei pressi dello svincolo autostradale dell’A2 Salerno – Reggio Calabria di Pizzo, per procedere all’ispezione di mezzi in circolazione sospetti. Durante l’esecuzione del servizio, due autovetture, provenienti da Sud, che procedevano a distanza ravvicinata, subito dopo l’uscita dall’autostrada, alla vista della pattuglia, cercavano di sottrarsi al controllo, dandosi alla fuga a velocità sostenuta.


 

Subito fermate dopo un breve e pericoloso inseguimento, a seguito di un accurato controllo di entrambi i mezzi, all’interno della seconda vettura, che sembrava scortata dalla prima (staffetta), veniva accertata la presenza di circa 40 chili di marijuana, trasportata all’interno di quattro sacchi di colore nero, che, in seguito alle indagini immediatamente svolte, risultava essere stata acquistata, poco prima, presso una nota azienda agricola della zona.

 

Le successive operazioni di perquisizione eseguite nell’impresa consentivano il rinvenimento di un ulteriore e rilevante quantitativo di marijuana, già essiccata ed imbustata, dello stesso tipo di quella trasportata, abilmente occultata dietro pallets di cartone, nonché di migliaia di piantine di canapa, ancora coltivate, in attesa di essiccazione. L’azienda agricola, autorizzata alla coltivazione della canapa sativa, mediante presumibilmente un incrocio di piante, era riuscita a creare una varietà che, pur presentando un aspetto simile alla stessa, conteneva un Thc (principale composto psicoattivo della pianta) di gran lunga superiore al limite consentito, come confermato dai prelevamenti di campioni eseguiti.

 

Al termine delle attività di servizio, i finanzieri hanno sottoposto a sequestro circa sei quintali di marijuana già essiccata e pronta all’uso e 5.200 piantine di canapa, coltivate, in attesa di essiccazione e confezionamento, sventando un traffico di sostanza stupefacente, con probabili ramificazioni anche in altre province calabresi, che avrebbe potuto fruttare sul mercato proventi illeciti per oltre due milioni di euro. Il Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, Camillo Falvo, che si recava prontamente sul posto per dirigere le operazioni ed il sostituto procuratore Concettina Iannazzo, tenuto conto dei gravi indizi di colpevolezza acquisiti, disponevano l’arresto di cinque persone (due in carcere e tre agli arresti domiciliari), le cui generalità non sono state al momento rese note, ritenute responsabili del reato detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente .

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