Il ponte crollato a Genova e quello di Catanzaro hanno lo stesso progettista

Il viadotto Bisantis è stato disegnato da Riccardo Morandi, l'ingegnere che negli anni ’60 ideò anche il cavalcavia autostradale collassato oggi con decine di vittime

di E. D. G.
14 agosto 2018
14:53
Il ponte Bisantis di Catanzaro
Il ponte Bisantis di Catanzaro

Il ponte autostradale crollato a Genova e quello di Catanzaro, il Bisantis, hanno in comune lo stesso progettista, l’ingegnere Riccardo Morandi (Roma, 1902-1989).


Il ponte di Genova

Il viadotto autostradale di Genova, che si è improvvisamente sbriciolato oggi causando decine di vittime, fu inaugurato nel 1967. La campata maggiore ha una lunghezza di 210 metri su una lunghezza totale dell'opera di 1.182 metri. La tecnologia costruttiva è quella del calcestruzzo armato precompresso. Le pile hanno forma di cavalletto rovesciato bilanciato e un'altezza di 90 metri.


 

Il ponte di Catanzaro

Quello di Catanzaro - lungo 468 metri e alto 62 - è un ponte ad arco stradale e pedonale, composto da un'unica carreggiata e da 3 corsie, costruito su una sola arcata in calcestruzzo armato, che collega il centro della città con la Strada dei Due Mari (viale De Filippis, galleria del Sansinato) e con la periferia (quartieri Mater Domini e Gagliano), situati sul versante opposto della valle del torrente Fiumarella.
Costruito dalla Sogene su progetto di Morandi, all'epoca della realizzazione era il secondo ponte ad arco singolo in calcestruzzo armato in Europa e nel mondo per ampiezza della luce, dopo lo svedese Sandöbron. Al giorno d'oggi, pur essendo uscito dai primi 20 posti di questa importante classifica internazionale, rimane una pietra miliare nella storia dell'ingegneria mondiale e nazionale.
La sua costruzione fu decisa negli anni Cinquanta, durante la presidenza di Fausto Bisantis all'Amministrazione provinciale di Catanzaro. Il costo preventivato fu di due miliardi di lire, di cui circa la metà finanziato dalla Cassa del Mezzogiorno. Morandi evitò i previsti due piloni centrali di sostegno, oltre che per ragioni di economia, perché il terreno di fondazione sul fondo del vallone era di natura alluvionale, mentre quello delle pareti risultava di salda roccia.
Il viadotto fu inaugurato nel 1962, dopo soli tre anni dall'inizio dei lavori, dopo aver superato una imponente prova di carico a cui assistette gran parte dell'incredula cittadinanza catanzarese. Divenne subito il simbolo della città di Catanzaro e tra i più noti elementi identificativi della Calabria (fonte Wikipedia).

 

Lavori per 3,4 milioni di euro

Attualmente Anas ha avviato interventi di manutenzione della struttura per i quali sono stati stanziati, complessivamente, 3,4 milioni di euro. I lavori del primo lotto sono già in corso mentre a settembre dovrebbero iniziare quelli del secondo e terzo lotto.

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