Ferite dell’anima

Strage di Cutro, gli psicologi calabresi dell’emergenza: «Pronti ad aiutare superstiti e soccorritori»

La sezione regionale di Sipem SoS pronta a offrire il suo supporto volontario alle persone coinvolte nella spaventosa tragedia che si è consumata al largo di Crotone: «Mente e corpo segnati per sempre, servono competenze specifiche»

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di Redazione
4 marzo 2023
14:30
Un parente delle vittime in visita alla camera ardente (foto Ansa)
Un parente delle vittime in visita alla camera ardente (foto Ansa)

«Siamo pronti a fornire il nostro aiuto per supportare i superstiti del naufragio di Crotone, i loro familiari e i soccorritori con interventi mirati propri della psicologia dell’emergenza».

Gli psicologi dell’associazione Sipem SoS Calabria (Società italiana psicologia dell'emergenza) sono pronti a scendere in campo per fare la propria parte dopo la tragedia che ha sconvolto il Paese e che ad oggi conta 69 vittime accertate e decine di dispersi. Una proposta già comunicata alla Prefettura di Crotone nei primi giorni dopo lo spaventoso naufragio che si è consumato dinnanzi la spiaggia di Steccato di Cutro.


«Le emozioni intense sperimentate in questi giorni dalle persone coinvolte - spiega la presidente dell’associazione, Alessandrina Paviglianiti - segnano il corpo e la mente in maniera spesso indelebile e il tempo non cancella la memoria di aver vissuto una tragedia di tale portata». Un forte stress psichico che coinvolge anche i soccorritori, spesso costretti ad affrontare situazioni così traumatiche da segnargli per sempre.

«I momenti di forte impegno emotivo, vissuti in una crisi del genere, verranno richiamati alla mente dei sopravvissuti, dei loro familiari e dei soccorritori – continua la professionista - per questo motivo gli interventi della psicologia dell’emergenza sono determinanti per ridurre l’insorgenza di futuri disturbi post traumatici e per regolare e favorire il recupero».

Da qui l’offerta di un impegno di carattere volontaristico, che possa aiutare chi è rimasto segnato dalla tragedia. «È opportuno, appena possibile, creare spazi di ascolto sicuri – conclude Paviglianiti, con un particolare riferimento ai minori che si sono salvati -, in cui vi siano materiali e tempi necessari per giocare, narrare e rielaborare. Per questo motivo è necessario l'intervento di psicologi dell'emergenza che padroneggiano metodi e strumenti efficaci e riconosciuti dalla comunità scientifica».

Come accennato, Sipem Sos Calabria rappresenta a livello regionale la Società nazionale di psicologia dell'emergenza e persegue, tra gli altri, obiettivi di supporto psico-sociale in situazioni di maxi emergenza alle vittime, alla comunità colpita ed ai soccorritori.

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