VIDEO | Il primo cittadino ospite di Buongiorno in Calabria: «Sicuramente qualcosa non ha funzionato quella notte ma dobbiamo cercare una soluzione, non dei colpevoli»
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«Quelle del naufragio sono immagini indelebili ma non mi alletta adesso trovare dei capri espiatori». Il sindaco di Cutro Antonio Ceraso, ospite di Buongiorno in Calabria, ricorda l’alba tragica del 26 febbraio 2023, i corpi sulla spiaggia di Steccato, la morte di 94 migranti tra cui molti bambini ma non crede che partecipare al processo che cerca di ricostruire eventuali falle nei soccorsi sia una questione prioritaria.
Il processo a carico di sei militari di Guardia costiera e Guardia di Finanza è nella fase dell’udienza preliminare e ieri ha registrato il ritiro della costituzione di parte civile della Regione Calabria che in una prima fase aveva deciso di schierarsi accanto alle famiglie delle vittime. Al processo (nel caso di rinvio a giudizio) non parteciperà neppure il Comune di Cutro.
«Sicuramente qualcosa non ha funzionato – spiega Ceraso nel format condotto da Massimo Clausi e Simona Tripodi – c’è stata qualche smagliatura. Però a me non interessa trovare un capro espiatorio. Mi interessa che la politica trovi una strada giusta per affrontare il problema della migrazione, perché esiste da anni: né la sinistra né la destra sono riuscite a risolverlo e non credo che sia perché abbiamo una classe politica di sprovveduti». La questione è più vasta: «In Europa bisogna andare con una strategia unica, perché non si spiega come mai i barconi dalla Turchia arrivano disturbati fino alle nostre cose. Ripeto, non mi alletta l’idea di trovare capri espiatori, a me interessa la soluzione».